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Licorice Pizza


 Il Film più luminoso di Paul Thomas Anderson...

Non c'è frase più giusta per descrivere questo film, fresco, ispirato, romantico, avventuroso, giocoso, gioioso e più ne ha più ne metta.
Una vera e propria boccata d'ossigeno contro tutto quel cinema di plastica e senz'anima che esce di questi tempi.
Non è la prima volta che vedo Licorice Pizza.
La prima è stata alla fine di febbraio perché dopo aver visto fino allo sfinimento il trailer uscito a settembre, ero curiosissima di vedere l'ultimo lavoro di Paul Thomas Anderson, autore di cui ho una stima infinita.
Alcuni pareri che ho letto erano discostanti, io quando l'ho visto la prima volta non mi ero fatta un parere logico e giusto, ho voluto lasciare che la cosa maturasse e vederlo con più calma, e senza i sottotitoli per farmi un idea più precisa.
L'ho rivisto stamattina per poterlo recensire alla fabbrica, dopo la seconda visione me ne sono perdutamente innamorata.
Decisamente è uno dei migliori film del regista californiano, ma d'altronde, un autore che fa ottimi film, che è capace di raccontare una storia e farla diventare cinema al cento per cento, non possiamo che tenerlo in considerazione.
Personalmente credo che una storia d'amore deve mettere in primo piano i sentimenti, e Licorice Pizza i sentimenti li mette in primo piano, facendoci provare le stesse emozioni dei protagonisti.
Due ottimi esordienti, Cooper Hoffman (figlio del compianto Phillip Seymour Hoffman, attore feticcio di Anderson) e Alana Haim.
Potremmo definire Licorice Pizza come l'American Graffiti di Paul Thomas Anderson, eh si, a casa Lynch, la pizza alla liquirizia di Anderson ha fatto centro.
Un film che colpisce al cuore, che racconta l'improbabile storia d'amore tra due ragazzi, lui quindicenne lei di dieci anni più grande, corrono, si inseguono, si innamorano, decidono di essere amici, ma sono gelosi l'uno dell'altro, alla fine....aaaalt, niente spoiler please!!
divertenti i camei di Tom Waits e Sean Penn.
In conclusione, se non avete ancora assaggiato la pizza alla liquirizia (nome con cui negli anni settanta venivano definiti i vinili, e anche il nome di una catena di dischi di gran voga negli anni settanta), vi consiglio di farlo, ne rimarrete incantati, questo è poco ma sicuro.







Commenti

  1. Anche per me grandissimo film, si ha bisogno di opere così e di torie così (ok, questa era quasi autobiografica).
    Speriamo che in tanti si diano a storie slice of life, senza tante cose roboanti e assurde, ma che siano solo giocose, divertenti, quotidiane...

    Moz-

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  2. Un gioiellino, tra i migliori film dell’anno. Come costruire un grande film partendo dal nulla, praticamente senza trama. Solo gli Autori (con la A maiuscola) ci riescono.

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  3. Dovrei riguardarlo anche io perché a una prima visione, nonostante abbia apprezzato ogni aspetto tecnico e la bravura degli attori, mi ha lasciata un po' indifferente a livello di trama. Ho decisamente preferito Il filo nascosto!

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    Risposte
    1. stessa cosa capitata a me, una seconda visione era necessaria, infatti l'ho apprezzato di più

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  4. Non ha esattamente una trama, infatti, ma piuttosto sono una serie di situazioni che fanno conoscere i personaggi e ti portano a quel finale. Molto carino.

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  5. Raramente Paul Thomas Anderson delude, forse mai direi. E questo film così acclamato da tutti non sarà sicuramente deludente. Non vedo l'ora di riuscire a vederlo.

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