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Mary Shelley's Frankenstein

Nei primi anni novanta andava di  moda la rilettura di classici horror, sapete quelli che uscivano negli anni d'oro di hollywood, come il Dracula portato sullo schermo da Francis Ford Coppola che lo aveva pure diretto. Qui Coppola, produce soltanto, alla regia troviamo un giovanissimo Kenneth Branagh, che in una pausa delle sue interpretazioni Shakesperiane si misura con l'horror. Ed è un horror di peso questo che  ha scelto, nonostante le critiche negative all'uscita, piuttosto incomprensibili diremmo oggi, il film si è guadagnato ben presto il titolo di cult, grazie all'immensa interpretazione di De Niro, che dona alla sua creatura l'umanità e la rabbia che nell'originale di James Whale mancava. Beh, l'ho detto subito che era un horror di peso no? A confrontarlo col classico di Whale, che si distanziava dall'opera letteraria di Mary Shelley. Questo film invece non vuole fare una brutta copia del capolavoro che ha segnato la storia del cinema, e Branagh sapendo la fama del predecessore, ha pensato bene di dirigere un opera secondo la sua personale visione: ma questa volta rispettando il romanzo originario di Mary Shelley. E chi altri poteva interpretare la creatura se non  Robert De Niro? Per il ruolo di Elizabeth è stata scelta Helena Bonham Carter, allora compagna di Branagh e Ian Holm per il ruolo del padre.
Qual'è il migliore tra i due film? E' impossibile fare confronti, non chiedetemelo neppure, perchè questa è un opera a se stante che vive di vita propria.
Ognuno può preferire o questo o l'altro film, personalmente li ho apprezzati entrambi; anche se l'opera di Whale resta terrificante di per se, il suo Frankenstein terrorizza perchè è un automa senza coscienza, mentre questa nuova versione, con De Niro come protagonista, che parla, si muove, ragiona, ed è privo di bulloni come noi siamo abituati grazie al famoso predecessore.
Che sia una creatura con una coscienza lo si capisce dalle inquadrature, un prometeo moderno, un essere che non ha chiesto di vivere, frutto di esperimenti di uno scienziato esaltato che non esita ad abbandonarlo quando si accorge - troppo tardi - che ha commesso un abominio. La sua cieca ambizione lo invita ad ottenere quel riconoscimento che brama, senza contare le conseguenze dell'ira della sua creatura, che distruggerà le vite delle persone che ama per vendicarsi.
E' una creatura umana, cosciente, non un automa, il tutto viene accentuato da un ritmo incalzante che ne accentua la drammaticità della storia. Per qualsiasi giovane regista misurarsi col capolavoro di Whale sarebbe stato un suicidio, soprattutto se è un autore che non ha mai toccato il cinema di genere. Branagh ci riesce notevolmente, facendo una sua versione di Frankenstein, più vicina al romanzo, ma regalando emozioni e tensione ad ogni inquadratura, e non è poco. Nonostante sia un remake, la pellicola a tutt'oggi risulta originale.
DA NON PERDERE.





Commenti

  1. Veramente bellissimo, con un grande De Niro!

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    1. si sono d'accordo, De Niro è superbo in questo film :) La scena migliore è quando Victor balla con la Elizabeth risorta, cavolo fa venire i brividi quella scena :)

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