Adesso tocca a me parlare del seguito di Blade Runner.
Non è facile bissare la qualità di quello che è ormai uno dei capolavori della storia del cinema, e soltanto un regista come Denis Villeneuve, poteva dirigere il remake che già si preannunciava un operazione assai difficile.
Allora mi è piaciuto o no questo film?
La risposta è ovviamente...leggete la mia recensione.
Per quanto mi riguarda il viaggio che mi ha fatto fare Denis Villeneuve è stato sorprendente e particolare.
Non ci sono dubbi che replicare qualcosa di già fatto esattamente 25 anni fa sarebbe stata un operazione alquanto sbagliata e ingiusta nei confronti di un capolavoro, ma l'idea di fare un seguito personale l'ho trovata un idea originale e poco utilizzata al cinema di questi tempi.
Un seguito è un operazione rischiosa, è vero, e questa cosa non si presenta con Blade Runner 2049, perché è una storia completamente diversa rispetto al precedente film.
Qui, Villeneuve sceglie di percorrere una strada rischiosa per un film di fantascienza, che non è la narrazione, o uno spettacolo roboante e ricco di effetti speciali, ma costruisce una specie di thriller introspettivo legato soprattutto ai personaggi e al loro passato da ricostruire, con una narrazione a tratti impercettibile, che non è invadente.
Alcuni potrebbero trovarlo un po' noiosetto, io invece ho visto qualcosa di nuovo e che non è stato toccato al cinema di fantascienza in questi ultimi anni, una narrazione capace di far riflettere lo spettatore creando empatia coi personaggi, vi sembra poco?
No, non è poco, se il regista è uno come Denis Villeneuve, che col suo cinema sorprende sempre...e si devo fare una rassegna a lui dedicata ringraziando sempre l'amico Ford, per avermelo fatto conoscere...evviva gli amici bloggers hehe xD.
Il film come ho detto è particolare, bisogna osservarlo e guardarlo bene per accorgersene, che non si tratta di un film da popcorn, ma di un opera che è entrata nei cult movies della sottoscritta, infatti da Good, ho cambiato in cult, perché questo film ci sta benissimo.
E' decisamente uno dei migliori film della stagione, questo senza ombra di dubbio.
Sinceramente un seguito degno di stare accanto al film originale, e Villeneuve, si conferma ancora una volta un regista da tenere d'occhio.
Solo un regista dal grande talento poteva dirigere un sequel così rischioso, e Villeneuve è un regista che ha dimostrato coraggio, con una operazione che sulla carta poteva risultare difficile.
Vincendo una scommessa con il pubblico? Certamente e anche con me, che ho sempre amato la pellicola originale di Ridley Scott, che mio fratello buonanima mi ha fatto conoscere.
Non è facile bissare la qualità di quello che è ormai uno dei capolavori della storia del cinema, e soltanto un regista come Denis Villeneuve, poteva dirigere il remake che già si preannunciava un operazione assai difficile.
Allora mi è piaciuto o no questo film?
La risposta è ovviamente...leggete la mia recensione.
Per quanto mi riguarda il viaggio che mi ha fatto fare Denis Villeneuve è stato sorprendente e particolare.
Non ci sono dubbi che replicare qualcosa di già fatto esattamente 25 anni fa sarebbe stata un operazione alquanto sbagliata e ingiusta nei confronti di un capolavoro, ma l'idea di fare un seguito personale l'ho trovata un idea originale e poco utilizzata al cinema di questi tempi.
Un seguito è un operazione rischiosa, è vero, e questa cosa non si presenta con Blade Runner 2049, perché è una storia completamente diversa rispetto al precedente film.
Qui, Villeneuve sceglie di percorrere una strada rischiosa per un film di fantascienza, che non è la narrazione, o uno spettacolo roboante e ricco di effetti speciali, ma costruisce una specie di thriller introspettivo legato soprattutto ai personaggi e al loro passato da ricostruire, con una narrazione a tratti impercettibile, che non è invadente.
Alcuni potrebbero trovarlo un po' noiosetto, io invece ho visto qualcosa di nuovo e che non è stato toccato al cinema di fantascienza in questi ultimi anni, una narrazione capace di far riflettere lo spettatore creando empatia coi personaggi, vi sembra poco?
No, non è poco, se il regista è uno come Denis Villeneuve, che col suo cinema sorprende sempre...e si devo fare una rassegna a lui dedicata ringraziando sempre l'amico Ford, per avermelo fatto conoscere...evviva gli amici bloggers hehe xD.
Il film come ho detto è particolare, bisogna osservarlo e guardarlo bene per accorgersene, che non si tratta di un film da popcorn, ma di un opera che è entrata nei cult movies della sottoscritta, infatti da Good, ho cambiato in cult, perché questo film ci sta benissimo.
E' decisamente uno dei migliori film della stagione, questo senza ombra di dubbio.
Sinceramente un seguito degno di stare accanto al film originale, e Villeneuve, si conferma ancora una volta un regista da tenere d'occhio.
Solo un regista dal grande talento poteva dirigere un sequel così rischioso, e Villeneuve è un regista che ha dimostrato coraggio, con una operazione che sulla carta poteva risultare difficile.
Vincendo una scommessa con il pubblico? Certamente e anche con me, che ho sempre amato la pellicola originale di Ridley Scott, che mio fratello buonanima mi ha fatto conoscere.
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