E' con grandissimo piacere che comincia proprio oggi la rassegna dedicata a Terry Gilliam, cominciando proprio dal suo film d'esordio: Monty Python e Il Sacro Graal.
Perché direte voi? Perché si rispondo io.
Intanto ci troviamo di fronte a un film comico, e come tale va preso...ma e dico ma il suo essere uma commedia non è il motivo adatto per sottovalutarlo.
Innanzitutto abbiamo un opera che nella sua comicità è abbastanza surreale, e il finale spiega parecchie cose, non sto qui a spiegarvelo perché si tratta certamente di un opera che deve essere percepita nel modo giusto, perché come dice un grande regista che ho amato sin da ragazzina (Lynch) non tutto è come appare.
E proprio con questi presupposti che si basa quest'opera originale e comicissima in cui le risate vi assicuro che non bastano mai e non si fanno mancare assolutamente.
Devo dire che il film di per se è divertentissimo, e si lascia vedere bene, e già si notano i particolari dello stile di Gilliam, anche se dirige il film a quattro mani con un altra testa pensante del gruppo comico dei Monty Python: Terry Jones.
Risultato? Una valanga di risate, goliardiche, esagerate, da sbellicarsi dall'inizio alla fine, la particolarità dell'opera sta appunto nel voler essere divertenti, ma allo stesso tempo prende per il culo tutti quelli che vogliono prendere seriamente la pellicola.
Immagino che il risultato sia di quelli che non si dimenticano, per me si tratta di un ottimo esordio alla regia di un regista che ho sempre apprezzato, ma che non ho mai approfondito, lo faccio proprio nel mese delle feste natalizie, per potervi fare compagnia con uno degli autori più originali e complessi che siano mai apparsi sugli schermi.
Per me si tratta di un buon film, anche se è piuttosto alla lontana dei capolavori che Gilliam concepirà da solo negli anni.
Lo stile di Gilliam è presente, ma il suo scharme, verrà fuori con altre pellicole.
Da vedere sicuramente.
Voto: 7
Un cult dei Monty Python!
RispondiEliminaLo adoro :D
vero ^_^
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