Torna Matteo Garrone, e stavolta ci regala un piccolo capolavoro.
Ci voleva proprio Matteo Garrone per dare a Benigni il ruolo che gli calza a pennello, ovvero mastro Geppetto, e il grande attore toscano, lo rende così umano che riesce a commuovere.
La storia di Pinocchio vista con gli occhi di un regista, che a differenza di altri autori, ha voluto dare anima e cuore a una storia immortale, divenuta il simbolo dell'Italia nel mondo, un po' come lo è topolino in america tanto per fare un esempio, però a differenza del personaggio disneyano che viene dai fumetti, Pinocchio è un romanzo, che è stato letto un po' da tutti durante la nostra infanzia, o se non l'abbiamo letto, per noi italiani ovviamente ci è stato raccontato dai genitori, perché Pinocchio in Italia è un istituzione, io me lo ricordo con i cartoni animati, sin dall'asilo, mia madre buonanima me lo raccontava sempre per insegnarmi a non dire bugie, e questo personaggio inventato da collodi, che vuole diventare un bambino vero e non un semplice burattino, ha segnato la mia infanzia come l'infanzia di tutti gli amici bloggers italiani ovviamente, o di origine italiana se non siete nati nel bel paese.
Vedere questo film mi ha sorpresa parecchio, perché non si presenta come tutti gli altri film fatti che riprendono il romanzo di collodi, ma va ben oltre il semplice revival, surclassando persino il pinocchio diretto da benigni, che interpretava fuori parte il burattino, qui invece è in parte, e ci regala un personaggio semplice e commovente, che come un padre quando il burattino costruito per far soldi, capisce che deve curarlo come fosse un bambino vero, e che nella vita le cose accadono perché c'è sempre un motivo, e pinocchio non è solo un burattino, è la magia a renderlo vivido nella memoria, e la fantasia di una storia immortale, che è diventata il simbolo della nostra Italia ed è famosa al punto tale, che gli americani ne hanno fatto per la Disney una pallida imitazione.
Per me Matteo Garrone ha diretto il miglior film italiano del 2019, punto.
Ci voleva proprio Matteo Garrone per dare a Benigni il ruolo che gli calza a pennello, ovvero mastro Geppetto, e il grande attore toscano, lo rende così umano che riesce a commuovere.
La storia di Pinocchio vista con gli occhi di un regista, che a differenza di altri autori, ha voluto dare anima e cuore a una storia immortale, divenuta il simbolo dell'Italia nel mondo, un po' come lo è topolino in america tanto per fare un esempio, però a differenza del personaggio disneyano che viene dai fumetti, Pinocchio è un romanzo, che è stato letto un po' da tutti durante la nostra infanzia, o se non l'abbiamo letto, per noi italiani ovviamente ci è stato raccontato dai genitori, perché Pinocchio in Italia è un istituzione, io me lo ricordo con i cartoni animati, sin dall'asilo, mia madre buonanima me lo raccontava sempre per insegnarmi a non dire bugie, e questo personaggio inventato da collodi, che vuole diventare un bambino vero e non un semplice burattino, ha segnato la mia infanzia come l'infanzia di tutti gli amici bloggers italiani ovviamente, o di origine italiana se non siete nati nel bel paese.
Vedere questo film mi ha sorpresa parecchio, perché non si presenta come tutti gli altri film fatti che riprendono il romanzo di collodi, ma va ben oltre il semplice revival, surclassando persino il pinocchio diretto da benigni, che interpretava fuori parte il burattino, qui invece è in parte, e ci regala un personaggio semplice e commovente, che come un padre quando il burattino costruito per far soldi, capisce che deve curarlo come fosse un bambino vero, e che nella vita le cose accadono perché c'è sempre un motivo, e pinocchio non è solo un burattino, è la magia a renderlo vivido nella memoria, e la fantasia di una storia immortale, che è diventata il simbolo della nostra Italia ed è famosa al punto tale, che gli americani ne hanno fatto per la Disney una pallida imitazione.
Per me Matteo Garrone ha diretto il miglior film italiano del 2019, punto.
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