Mi sono sempre chiesta com'erano i primissimi film di Claude Chabrol regista che apprezzo molto, conosciuto con il film L'Inferno di cui ho visto parecchi film, con la scusa della promessa per il 2021, ho deciso di mettere in cartellone uno dei suoi primi film: I Cugini.
La prima impressione che mi sono fatta, è stata quella di trovarmi di fronte a un film diversissimo di quelli che avevo visto.
Ci troviamo di fronte a un film d'autore, uscito all'inizio della Nouvelle Vague, si nota da come è stato girato, dalla freschezza delle riprese e della recitazione degli attori, dalla regia ispirata e sperimentale, che ne sottolinea la vita dei protagonisti.
I due cugini protagonisti, si trovano a condividere la stessa donna, ma qualcosa va storto, uno di loro due ruba la donna all'altro, non dopo aver fatto le ore piccole a cazzeggiare e a divertirsi, si trovano di fronte a un bivio, ma un imprevisto cambierà il destino di tutti.
Non anticipo nulla, dico soltanto di recuperare questo straordinario film e di guardarlo perché ne vale la pena, forse non è un capolavoro, però si ci avvicina parecchio.
Claude Chabrol tornerà prestissimo tra le pagine di questo blog con altri film da lui diretti.
Intanto però devo dire che è sorprendente il modo di girare film di Chabrol, e per un giovane di 29 anni, che riesce a far entrare lo spettatore nella storia, non è certamente una cosa comune.
Splendida la scena della festa dove c'è Wagner con la sua tristano e isotta.
Il finale è agghiacciante e imprevisto, denota una catarsi nella storia che cambia drasticamente il tutto, non aggiungo altro...anzi si.
Guardatelo.
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