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La Bacheca di Arwen Lynch - Shining

 

Ma che sorpresa...
Dunque, aggiungiamo anche i libri alla fabbrica?
Perché no, MA e dico ma, le mie sono e restano impressioni, non sono recensioni (da scrittrice non potrei farle), ma anche consigli di lettura, appunti di viaggio di una persona che oltre al cinema e alla musica ama moltissimo leggere.
In questi giorni sto leggendo Shining capirai, potevo non leggere il romanzo da cui è tratto il capolavoro di Stanley Kubrick nonchè mio horror preferito in assoluto?
Non sia mai.
Le sorprese le ho avute, mi aspettavo un libro mediocre, invece devo constatare che il romanzo è ottimo, ma non è un capolavoro.
Tra il libro e il film c'è un abisso di linguaggi.
Se il film di Kubrick va subito al sodo, Stephen King ci narra i Torrance, con una serie di flashback che ti incollano alla lettura, non solo all'Overlook Hotel, ma anche indaga nel loro passato, la scrittura è scorrevole e ti incolla alla poltrona, il romanzo ovviamente è meglio della miniserie voluta da King, ma entrambi, il romanzo e la miniserie vengono cancellati dal film di Kubrick, che è una discesa agli inferi senza più vedere la luce.
E sono ancora alla terza parte, vediamo come si conclude, in ogni caso aggiornerò il post
Un abbraccio a tutti i bibliofili
Arwen. 

Commenti

  1. Kubrick diceva che i film più belli nascono dai libri più brutti alludendo proprio a Shining. E King non la prese proprio benissimo...

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    Risposte
    1. Si lo penso anch'io, c'è da dire che lo stile di King è fin troppo ricco di contenuti, e questa ricchezza non poteva essere tradotta per lo schermo

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  2. Un po' come Salgari che descriveva minuziosamente gli ambienti (pur non essendoci mai stato) mentre nei film è nella serie tv di Sollima si andava più al sodo.

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