Ci sono film italiani, che meritano una assoluta riscoperta, pellicole spesso sottovalutate, tacciate come filmetti di serie b dalla cosidetta sedicente critica con la puzza sotto il naso.
Personalmente non ringrazierò mai abbastanza il mio grande amico cinefilo Julienne Davenne che con il suo blog mi fa conoscere tantissimi film, tra i quali c'è anche questa pellicola, dalla cui visione ne sono uscita stordita, e ora vi spiegherò anche il perché.
La Seduzione è un film che sconvolge gli animi, apparentemente sempliciotto, ma sotto sotto capace anche di sbalordire lo spettatore, positivamente però.
Si tratta di una storia particolare, molti potrebbero accostarlo alla Lolita, ma è un film capace di camminare con le sue gambe a testa alta.
Lisa Gastoni attrice incredibile nel ruolo della protagonista Caterina che riprende a vedersi con un vecchio amore Giuseppe Laganà tornato in Sicilia, dopo aver girato il mondo con il suo lavoro di giornalista.
A sconvolgere gli equilibri ci pensa Graziella la figlia di Caterina che comincia a sedurre l'uomo che finisce a letto con lei, malgrado sia soltanto una quindicenne, le cose precipitano quando l'uomo nonostante si sia messo in mezzo tra madre e figlia, comincia a vedersi anche con Rosina l'amica di Graziella.
Un pugno nello stomaco, ecco cosa ho provato dopo la visione di questo film, il finale tragico colpisce per il suo realismo, che sottolinea l'incapacità dell'uomo di essere fedele alla donna con cui sta, e soprattutto di non farsi scrupoli di niente andando a letto pure con la figlia, ma ci pensa Caterina a ristabilire l'ordine.
Un finale che lascia senza fiato, catartico, ma che non rivelo per non rovinarvi la sorpresa, sottolinea anche la capacità di Fernando di Leo (un autore decisamente interessante) di toccare le corde giuste dello spettatore e di restare impresso nella memoria, vi sembra poco? No, di questo ve lo assicuro.
L'Italia è sempre capace di fare dei grandi film, ma negli anni settanta credo che ci sia stata una scintilla, che col tempo si è perduta, peccato, però è giusto riscoprire e far conoscere per essere rivalutate quelle pellicole che ai tempi non venivano valutate come meritavano, concludo con il ringraziare Julienne Davenne per avermi fatto venire la curiosità e vi invito a vedere questa pellicola, sono sicura che non ne uscirete indenni, questo ve lo garantisco.
Ti ringrazio per la menzione, di Leo è un autore con la lettera maiuscola. Eh si, il cinema degli anni 70 aveva una forza in più, una libertà che a tratti oggi sembra impensabile...!
RispondiEliminaOggi non l'abbiamo più, guarderò altri film di Fernando di Leo, questo è poco ma sicuro xD
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