Probabilmente uno dei migliori film che ho visto quest'estate, intenso, nostalgico, un inno alla solidarietà e all'altruismo, protagonista un uomo che dopo essere uscito dalla stazione di Helsinki viene brutalmente picchiato da dei vagabondi viene trasportato in ospedale dove viene dato per morto, una volta che i dottori si allontanano lui scappa via e si fa trovare disteso in campagna, una famiglia povera lo accoglie e lo nutre, ma si accorge di non ricordare più nulla di se stesso, nemmeno il suo nome il che complica ulteriormente le cose, che ovviamente miglioreranno perchè le persone umili che ha conosciuto fanno di tutto per aiutarlo e non farlo sentire solo, naturalmente cerca in tutti i modi di svolgere una vita normale, ma non ricordando il suo nome non riesce a compilare i documenti nè ad aprire un conto in banca, In questo frangente conosce e si innamora di Irma, una volontaria che distribuisce abiti ai poveri e ai barboni, le cose si complicano ulteriormente quando viene arrestato per una rapina, ma come si dice non tutti i mali vengono per nuocere, sarà un furbo avvocato a liberarlo dalla prigione mandato dai suoi nuovi amici, e la polizia distribuirà la sua foto in cerca della sua identità, alla fine la moglie lo riconosce, ma il ritorno alla sua vecchia vita si preannuncia un viaggio con biglietto di ritorno verso una nuova vita.
Kaurismaki filma un film sincero e malinconico, dove non c'è spazio per facili sentimenti oppure fazzoletti e lacrime inutili, anzi tutt'altro, presenta un umanità ricca di cuore e di altruismo che coinvolge lo spettatore ipnotizzandolo dall'inizio alla fine del film facendolo stare piacevolmente sulla poltrona, il film che si presenta come una sinfonia di calore umano priva di quel facile buonismo, ma che affronta la realtà della vita, forse proprio per questo conquista lo spettatore.
Kaurismaki filma un film sincero e malinconico, dove non c'è spazio per facili sentimenti oppure fazzoletti e lacrime inutili, anzi tutt'altro, presenta un umanità ricca di cuore e di altruismo che coinvolge lo spettatore ipnotizzandolo dall'inizio alla fine del film facendolo stare piacevolmente sulla poltrona, il film che si presenta come una sinfonia di calore umano priva di quel facile buonismo, ma che affronta la realtà della vita, forse proprio per questo conquista lo spettatore.
Io sono rimasta un po' perplessa da questo film perchè la recitazione, da quel che ricordo, mi sembra molto distaccata. Non conosco molto la filmografia di Kaurismaki e mi chiedevo se era una cosa voluta.
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