Per la prima volta David Lynch, dirige un film solare, molto diverso dal suo stile, scritto dalla sua compagna di allora Mary Sweeney, e tratto da come dice il titolo italiano da una storia vera.
E' la storia di Alvin Straight interpretato da un magistrale Richard Farnsworth, che ha passato un intera carriera a fare lo stuntman, Lynch gli da la notorietà con il ruolo di Alvin Straight, un anziano che ha molte cose da farsi perdonare specialmente da suo fratello con cui non parla da dieci anni e con cui si vuole riconciliare, visto che il fratello è stato colto da un infarto.
Lo scenario dipinto da lynch è pacifico, la fotografia della campagna americana sembra un dipinto dei quadri di monet, e la colonna sonora firmata badalamenti è sobria ma carica d'emozione, un aspetto solare che è un ottimo esperimento cinematografico oltre che un omaggio alla vita e all'amore tra fratelli, un film che potrei definire new age, ma sarebbe un parolone grosso perchè David Lynch da grande artista sa cogliere le emozioni dello spettatore e dipingerle sullo schermo, un film lineare, ma carico di emozioni, in questo lo trovo molto vicino alle opere di Ingmar Bergman.
Lynch sa cogliere la vita in tutto il suo splendore, una delle scene migliori del film è quando Alvin incontra la ragazza incinta e le racconta i ricordi di quando i suoi figli erano piccoli, o quando le parla di Rose interpretata magistralmente da Sissy Spacek in un ruolo che avrebbe meritato più di un riconoscimento sua figlia che si occupa di lui, a cui le sono stati tolti i figli, non c'è un giorno che lei non pianga per quei bambini.
Insomma un lynch molto vicino alla vita vera che ha saputo cogliere ricordi e rimpianti di una cosa chiamata amore, che sia amore filiale o fraterno lo spettatore le sente palpabili sulle sue mani.
non potevi descrivere meglio la luminosità di quest'opera, uno dei film più belli di Lynch.
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