Triplo gioco, in originale Romeo is Bleeding è uscito all'inizio degli anni novanta, sulla scia del successo di Basic Instinct, film al quale è stato ingiustamente accostato, sia per la differenza di contenuti, che per la qualità e per il cast.
Ci troviamo di fronte a un film coinvolgente e a livello superiore rispetto al blockbuster con cui Sharon Stone è diventata una diva, innanzitutto abbiamo come protagonisti due pezzi da novanta, Gary Oldman, e Lena Olin è una sceneggiatura questa volta scritta da una donna, Hillary Henkin, scritta benissimo.
Il film è nero, nerissimo, denso di colpi di scena, protagonista è un poliziotto corrotto, Jack Grimaldi, (Oldman) che di tanto in tanto fa dei "servizi" per il boss falcone, uno dei quali vede coinvolta la temutissima mafiosa russa Mona Demarkov, colpevole di aver massacrato il testimone chiave di un processo contro il boss per il quale Jack lavora, Falcone.
Mona non avendo rispettato i patti adesso vuole riscuotere il suo denaro, denaro che ovviamente Falcone non le vuole dare, così assolda Jack per farla fuori, ma si troverà ben presto coinvolto in un gioco più grande di lui, Mona gli offre la somma di falcone moltiplicata per cinque volte se la aiuta a fargli credere che l'ha uccisa, lui rischiando il tutto accetta, ma si troverà dentro una morsa del ragno in cui rischierà di perdere anche la propria vita.
Il film è una discesa agli inferi senza possibilità di redenzione, in cui un semplice patto può cambiare le carte in tavola e risucchiarti in un inferno in cui è impossibile uscire, urlare, o scappare.
Alla fine, si troverà solo, perso in un bar a sfogliare foto di una vita che non gli appartiene più.
Il film è un ottimo noir, un buon film capace di coinvolgere lo spettatore, con sorprendenti colpi di scena, soprattutto verso la fine.
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