Seconda recensione oggi, e si parla di Downsizing, l'ultima pellicola di Alexander Payne.
Lo dico subito, è un film imperfetto, che nonostante abbia un soggetto interessantissimo purtroppo l'opera in questione non decolla mai.
Alexander Payne è sempre stato uno dei registi della nuova generazione, che ho sempre apprezzato, sin da quando ho visto Sideways.
Adesso questo film che mischia sia fantascienza che commedia mi sembra un po' pasticciato, secondo me, per mischiare i generi, ci vuole una struttura di fondo, rimane rintanata nel suo essere un emerito esercizio di stile, che affossa le potenzialità del film in questione.
Peccato davvero, anche perché le qualità per essere più di una semplice commedia fantascientifica ce li ha, solo che Payne si è perso nel fare un film divertente a tutti i costi dimenticando una cosa fondamentale: il coinvolgimento del pubblico.
Durante la visione non mi sono sentita vicina ai protagonisti, ma solo spettatrice.
Bisogna lasciarsi andare, cercando di dosare bene gli ingredienti, invece Payne, ha deciso di spingere il pedale della commedia, evitando a tutti i costi anche una dose di critica alla società, che impone questa regola ai cittadini.
Peccato, ne sarebbe uscito un grande film, non un film piacevole a vedersi ma imperfetto, ogni tanto un po' di critica alla società dove i protagonisti vivono avrebbe aumentato di molto la qualità del film.
Resta comunque un esperimento interessante, le cui potenzialità sono limitate dal fatto che il regista ha spinto troppo il pedale della commedia tralasciando l'empatia del pubblico.
Lo dico subito, è un film imperfetto, che nonostante abbia un soggetto interessantissimo purtroppo l'opera in questione non decolla mai.
Alexander Payne è sempre stato uno dei registi della nuova generazione, che ho sempre apprezzato, sin da quando ho visto Sideways.
Adesso questo film che mischia sia fantascienza che commedia mi sembra un po' pasticciato, secondo me, per mischiare i generi, ci vuole una struttura di fondo, rimane rintanata nel suo essere un emerito esercizio di stile, che affossa le potenzialità del film in questione.
Peccato davvero, anche perché le qualità per essere più di una semplice commedia fantascientifica ce li ha, solo che Payne si è perso nel fare un film divertente a tutti i costi dimenticando una cosa fondamentale: il coinvolgimento del pubblico.
Durante la visione non mi sono sentita vicina ai protagonisti, ma solo spettatrice.
Bisogna lasciarsi andare, cercando di dosare bene gli ingredienti, invece Payne, ha deciso di spingere il pedale della commedia, evitando a tutti i costi anche una dose di critica alla società, che impone questa regola ai cittadini.
Peccato, ne sarebbe uscito un grande film, non un film piacevole a vedersi ma imperfetto, ogni tanto un po' di critica alla società dove i protagonisti vivono avrebbe aumentato di molto la qualità del film.
Resta comunque un esperimento interessante, le cui potenzialità sono limitate dal fatto che il regista ha spinto troppo il pedale della commedia tralasciando l'empatia del pubblico.
Un vero peccato.
RispondiEliminaSaluti a presto.
eh si xD
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