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Il Bandito delle 11


Con Il Bandito delle 11, Jean Luc Godard, si diverte a rimescolare i generi, si passa, dal noir, alla commedia, fino al dramma.
In scena abbiamo un borghese, Ferdinand che stanco della sua vita piatta, e lascia la moglie per fuggire via con Marianne, dopo averla aiutata a sbarazzarsi di un cadavere.
Il film è tratto dal romanzo Obsession di Lionel White, ed è sorprendente il modo in cui Godard sia riuscito a filmare il tutto come un noir coinvolgente, mescolando momenti musical, soprattutto nel primo tempo, in questo film c'è tutto, la gioia dell'avventura, la libertà, il poter fare quello che ti pare, senza preoccuparsi di niente, ma come dice la canzone, tutto questo ha un prezzo.
Godard firma un film straordinario, in cui sembra aver anticipato classici americani stile bonnie e clide, quindi di per se è un opera innovativa, da osservare anche la splendida fotografia soprattutto nella scena del party, dove tutti bevono o parlano di cultura e argomenti vari che a Ferdinand - poi marianne lo ribattezza Pierrot Le fou - si annoia a morte, Grazie a Marianne (che è tutt'altro che angelica eh?) lui prova l'ebbrezza della libertà, non sapendo che è stato coinvolto in un gioco più grande di lui, l'epilogo è tragico e inaspettato.
In conclusione un grande film che sinceramente mi ha sorpreso, devo tenere più in considerazione anche Godard, non solo Truffaut.
CAPOLAVORO.

Commenti

  1. in effetti un gioiellino, che mi hai fatto voglia di rivedere...ora che poi si trova una splendida versione sottotitolata in italiano sul web...ricordo che la prima volta lo vidi su una fuligginosa e gracchiante VHS registrata da un rapido passaggio notturno sulle private....

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  2. si questo film mi ha sorpresa, è un mix tra commedia e noir, tra musical e drammatico, Godard mi ha conquistata definitivamente :)

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