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#LaPromessa2022 - Honkytonk Man

 

E siamo alla fine, per quest'anno, promessa mantenuta in tutto e per tutto, non vi potete lamentare, ve l'ho promesso che avrei fatto di tutto per mantenerla, ed eccocci qui.
Non poteva che essere il grande Clint Eastwood a chiudere la carrellata di film che ho deciso di proporre per la mia personale rassegna della promessa che ogni anno riempe le pagine di questo blog, e l'anno prossimo arrivano anche le serie tv, una all'anno che vedrò dall'inizio alla fine entro tutto l'arco dell'anno.
Andiamo al dunque: Honkytonk Man è un film malinconico, e sebbene è interpretato e diretto da quel mostro sacro di Clint Eastwood che potrebbe sembrare scontroso, ha una nota triste nella sua storia.
La storia di Red, cantante country malato di tubercolosi, che non vuole andare in un sanatorio anche se ormai gli resta poco da vivere, che ci crediate o no, mi è entrata nel cuore.
A livello di regia credo che non ci siano dubbi ormai almeno da parte mia, che anche questo film sia grandissimo, e come potrebbe essere il contrario.
Clint Eastwood è ed è sempre stato un grande regista, e io lo adoro sin da quando ho visto I Ponti di Madison County nel lontano 1996.
Dunque, questo film è altrettanto bello, ma mi pare di averlo già detto, personalmente ritengo il mix tra musica e dramma, uno dei tanti pregi del talento di questo grande uomo, che anno dopo anno, e film dopo film, non finisce mai di sorprendermi.
E quando posso (specialmente quando non ci sono altri film che voglio vedere) lo metto tra i protagonisti della promessa, non potrei fare altrimenti.
Accompagnato da un ragazzino che lui chiama affettuosamente pisciasotto, comincia un viaggio per andare a Nashville, patria della musica country, per registrare un disco, ed è proprio lì che avverrà l'inevitabile.
Non dico altro, lasciatevi incantare da un film, che nonostante tutto, riesce a incantare ancora dopo quarant'anni dalla sua uscita.
Clint Eastwood è un mito, e i miti si celebrano sempre.

Ratings ⭐⭐⭐⭐1/2



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