Anche quest'anno Robert Altman partecipa alla promessa, con un film tra il drammatico e il noir, la cui trama narra di una moglie che per liberare suo marito rapisce la moglie di un noto assistente del presidente degli stati uniti, ma le cose non stanno come crede la protagonista.
Cosa dire di un film del grande Robert Altman?
Altman è un autore che ho imparato ad apprezzare da pochi anni a questa parte, e questo film me lo ha fatto apprezzare ancora di più.
La sua capacità di narrare è quella che più colpisce, e in particolare per questo film, si allontana dal suo consueto stile corale, vincendo la scommessa.
Altman dirige un film di alta classe, ambientandolo durante la grande depressione, ma in una città in cui non hanno sentito questa profonda crisi economica, e mostra malavitosi, gangster, e truffatori per quello che sono, in maniera realistica e inquietante, personificandoli in maniera acuta e brillante, come per altro soltanto un maestro del cinema sa fare.
Kansas City è un film che non si dimentica facilmente, condito dal suo consueto gusto critico, che è un notevolissimo marchio di fabbrica, e di un cast di attori in forma smagliante.
Il film è un capolavoro imperfetto che colpisce al cuore, vero e proprio grande cinema da guardare per poi riguardare tantissime altre volte.
Quanto ci manchi Robert Altman...
Ratings ⭐⭐⭐⭐1/2
Commenti
Posta un commento
Moderazione rimessa, NO SPAM