David Grieco traduce per lo schermo il suo romanzo, il comunista che mangiava bambini, e sceglie come protagonista il grande attore ingiustamente sottovalutato ma capace di farti rabbrividire, Malcolm McDowell che i cinefili più incalliti ricorderanno nel capolavoro di Stanley Kubrick, Arancia Meccanica, ma andiamo a noi: Il film riprende la storia del più feroce ed efferato serial killer russo, un pedofilo assassino cannibbale che uccide i bambini o ragazzi violentandoli, facendoli a pezzi e poi mangiandoli.
Una furia omicidia segnata dalla fine di quel regime in cui molte persone hanno creduto, e gli ha fatto perdere la testa...ma Evilenko (nella vita vera l'assassino si chiamava Chikatilo) è un enigma che ancora oggi molte persone si chiedono, perchè nel film si nota alla fine che non c'è prova dell'avvenuta morte di quest'uomo...ok ho spoilerato, ma non ne potevo fare a meno.
Il film non è un capolavoro, ma colpisce per l'assoluta inquietudine dell'assassino, magistralmente interpretato da McDowell, il suo Evilenko è un orco assassino da cui scappare a gambe levate, fa paura, ma allo stesso tempo rimani impressionata dal suo modus operandi, non so se rendo l'idea, il tutto grazie alla sua bravura.
Una storia di sangue, morte che sottolinea la perdita della razionalità, che regola la nostra vita, ovvero la distinzione tra bene e male che ci fanno capire i limiti che vengono messi all'uomo per una convivenza pacifica.
Quando avviene questa mancanza si scatena la mostruosità, e allora non c'è da dormire tranquilli, il succo del film è proprio questo, oltre alla perdita di coscienza dopo la fine del comunismo, ma più che coscienza è la perdita dell'identità, che fa venire la follia, e quella identità era intrisa nel comunismo, alla fine, sempre secondo il regista non può che avvenire un bagno di sangue, ricordo comunque che il film è tratto da una storia realmente accaduta, quindi un po' di quello che il regista racconta è vero, anche se lo fa in modo romanzato.
E' una storia che lascia il segno, e che non si dimentica facilmente, malgrado alcuni piccoli difetti, il detective che da la caccia a Evilenko è anche lui comunista, padre di famiglia con una bella moglie, e fa di tutto per smascherare quel brutale assassino che sta mietendo vittime innocenti.
Un film interessante e sconvolgente, che di certo rimane nella memoria del pubblico, grazie a una buona sceneggiatura e all'intensa interpretazione di McDowell, la regia è piuttosto televisiva, peccato, perchè il film avrebbe molte potenzialità per essere un grande film.
Voto: 6 e 1/2
Una furia omicidia segnata dalla fine di quel regime in cui molte persone hanno creduto, e gli ha fatto perdere la testa...ma Evilenko (nella vita vera l'assassino si chiamava Chikatilo) è un enigma che ancora oggi molte persone si chiedono, perchè nel film si nota alla fine che non c'è prova dell'avvenuta morte di quest'uomo...ok ho spoilerato, ma non ne potevo fare a meno.
Il film non è un capolavoro, ma colpisce per l'assoluta inquietudine dell'assassino, magistralmente interpretato da McDowell, il suo Evilenko è un orco assassino da cui scappare a gambe levate, fa paura, ma allo stesso tempo rimani impressionata dal suo modus operandi, non so se rendo l'idea, il tutto grazie alla sua bravura.
Una storia di sangue, morte che sottolinea la perdita della razionalità, che regola la nostra vita, ovvero la distinzione tra bene e male che ci fanno capire i limiti che vengono messi all'uomo per una convivenza pacifica.
Quando avviene questa mancanza si scatena la mostruosità, e allora non c'è da dormire tranquilli, il succo del film è proprio questo, oltre alla perdita di coscienza dopo la fine del comunismo, ma più che coscienza è la perdita dell'identità, che fa venire la follia, e quella identità era intrisa nel comunismo, alla fine, sempre secondo il regista non può che avvenire un bagno di sangue, ricordo comunque che il film è tratto da una storia realmente accaduta, quindi un po' di quello che il regista racconta è vero, anche se lo fa in modo romanzato.
E' una storia che lascia il segno, e che non si dimentica facilmente, malgrado alcuni piccoli difetti, il detective che da la caccia a Evilenko è anche lui comunista, padre di famiglia con una bella moglie, e fa di tutto per smascherare quel brutale assassino che sta mietendo vittime innocenti.
Un film interessante e sconvolgente, che di certo rimane nella memoria del pubblico, grazie a una buona sceneggiatura e all'intensa interpretazione di McDowell, la regia è piuttosto televisiva, peccato, perchè il film avrebbe molte potenzialità per essere un grande film.
Voto: 6 e 1/2
D'accordo con te, la regia un pò televisiva ma il film ben interpretato e organizzato...
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