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Tulpa - Perdizioni mortali

C'era una grande attesa per questo film, soprattutto dopo la visione della sorprendente opera seconda Shadows che mi aveva fatto venire i luccichii agli occhi, ebbene con tutte le trepidazioni del caso, alla visione devo dire che mi aspettavo molto di più.
Si perchè Federico Zampaglione, già leader del gruppo musicale dei tiromancino, è approdato al cinema sia grazie alla relazione con Claudia Gerini, sia perchè ha dimostrato con l'opera sopracitata di saperci fare, ma l'attesa e le aspettative questa volta sono state più alte del dovuto, e con tutto questo devo dire  che la delusione è stata cocente, molto cocente, scene prolungate all'infinito, che allungano il sugo in maniera fin troppo elaborata, eliminando ogni sprazzo di tensione, Claudia Gerini, qui di nuovo protagonista, dopo Nero Bifamiliare - opera prima di zampaglione, che ho visto ma non mi ha lasciato nulla di memorabile - nei panni di una manager che pensa solo al lavoro e si "sfoga" in un club per scambisti particolare, il Tulpa.

Qui la nostra eroina sfoga tutte le sue voglie carnali per colmare la mancanza di una famiglia, un marito e dei figli, e qui si presupponeva qualcosa di scabroso, e invece le scene che dovevano essere il culmine del film sono acqua fresca, non c'è uno sprizzo di eccitazione, o provocazione, nulla.
Peccato perchè il soggetto è molto interessante, la regia molto curata - fin troppo - qui Zampaglione doveva lasciarsi andare, nel vero senso della parola, e aver fiducia nelle sue qualità, come è successo con il precedente film, Shadows che vi consiglio perchè è incredibile, e resta il suo esperimento cinematografico di gran lunga migliore.
La parte migliore del film? La costruzione di questo giallo, e soprattutto la struttura, che nonostante i tempi dilatati, sarebbe stato meglio se fosse stato curato maggiormente, tenendo in primo piano la psicologia di questa donna, curandola di più, sarebbe venuto fuori un film veramente interessante, forse anche un capolavoro perchè no?
Zampaglione, comunque resta un autore interessante, perchè nonostante i difetti, sa tenere alta la corda dello spettatore, con alcuni artifizi intelligenti, non si capisce chi è l'assassino fino alla fine, e qui la sua mano è sorprendente, e peculiare per così dire.
In sostanza un film che poteva essere grandissimo, girato da un autore che vuole far rinascere il genere, ma che sarebbe stato meglio se fosse stato curato maggiormente.
Voto: 6



Commenti

  1. molto diludendo. e sono uno che, riguardo i primi due, ha più o meno la tua stessa opinione

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  2. non l'ho ancora visto, ma mi sa che me lo risparmio...

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  3. ma solo io prefersico questo validissimo giallo cos' squisitamente 70's a Shadows????

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