Lo dico fin da subito, e questo è il mio consiglio a tutti i cinefili del mondo...se non vedete i film di Pasolini non potete comprendere in pieno, il valore della settima arte.
Ve lo dico col cuore, il cuore di una cinefila che anno dopo anno, giorno dopo giorno colma tutte le sue lacune.
Pasolini chiude alla grande la sua trilogia della vita, e ho il piacere di parlarvene stasera, ormai siamo agli sgoccioli della rassegna, mancano 4 film da recensire e 3 da vedere, quindi per me siamo alla fine del viaggio.
Un viaggio che mi ha cambiata, mi ha fatta maturare, mi ha dato la consapevolezza che il cinema è ben di più che divertimento.
L'arte bisogna studiarla e io lo faccio da oltre 25 anni.
Il Fiore delle Mille e Una Notte, sposta le sue gesta in arabia, e nel medio oriente, e come i due precedenti capolavori, è un gioiellino tutto da guardare.
Non scadalizzatevi per i genitali in bella vista, è tutto girato in maniera innocente, di una bellezza sorprendente e che non scandalizza, anzi...mi è piaciuto tantissimo.
Gli stessi personaggi sembrano dei bambini innocenti, ci si diverte, ci si sorprende e si sogna anche, la storia di Aziz, che cerca disperatamente la sua schiava di cui è innamorato, ti entra nel cuore, come ti entrano nel cuore tutte le scene, la storia, i personaggi e le ambientazioni.
Un film a tratti anche malinconico, che chiude davvero in bellezza la trilogia della vita, e lo fa in maniera vitale, audace, e soprattutto sincera, come è sempre stato sincero anche Pasolini, che è un autore imprescindibile da conoscere, e soprattutto da amare.
Sono strafelice di aver fatto questo viaggio quest'anno, e di avervi fatto conoscere i film di questo straordinario autore.
Un autore immenso, che se non lo conoscete, non potete capire quanto importante sia stata la sua impronta nella settima arte.
Il Fiore delle mille e Una Notte è anche un avventura epica, una storia d'amore, un esplosione di vita che racchiude in se il grande mistero dell'amore.
E solo Pasolini poteva girare in questo modo un film grandissimo, che se non lo vedete vi perdete una grandissima cosa.
Per me ha rappresentato una nuova avventura nel suo cinema, e soprattutto la consapevolezza della grandezza di un autore come Pasolini.
Ve lo dico col cuore, il cuore di una cinefila che anno dopo anno, giorno dopo giorno colma tutte le sue lacune.
Pasolini chiude alla grande la sua trilogia della vita, e ho il piacere di parlarvene stasera, ormai siamo agli sgoccioli della rassegna, mancano 4 film da recensire e 3 da vedere, quindi per me siamo alla fine del viaggio.
Un viaggio che mi ha cambiata, mi ha fatta maturare, mi ha dato la consapevolezza che il cinema è ben di più che divertimento.
L'arte bisogna studiarla e io lo faccio da oltre 25 anni.
Il Fiore delle Mille e Una Notte, sposta le sue gesta in arabia, e nel medio oriente, e come i due precedenti capolavori, è un gioiellino tutto da guardare.
Non scadalizzatevi per i genitali in bella vista, è tutto girato in maniera innocente, di una bellezza sorprendente e che non scandalizza, anzi...mi è piaciuto tantissimo.
Gli stessi personaggi sembrano dei bambini innocenti, ci si diverte, ci si sorprende e si sogna anche, la storia di Aziz, che cerca disperatamente la sua schiava di cui è innamorato, ti entra nel cuore, come ti entrano nel cuore tutte le scene, la storia, i personaggi e le ambientazioni.
Un film a tratti anche malinconico, che chiude davvero in bellezza la trilogia della vita, e lo fa in maniera vitale, audace, e soprattutto sincera, come è sempre stato sincero anche Pasolini, che è un autore imprescindibile da conoscere, e soprattutto da amare.
Sono strafelice di aver fatto questo viaggio quest'anno, e di avervi fatto conoscere i film di questo straordinario autore.
Un autore immenso, che se non lo conoscete, non potete capire quanto importante sia stata la sua impronta nella settima arte.
Il Fiore delle mille e Una Notte è anche un avventura epica, una storia d'amore, un esplosione di vita che racchiude in se il grande mistero dell'amore.
E solo Pasolini poteva girare in questo modo un film grandissimo, che se non lo vedete vi perdete una grandissima cosa.
Per me ha rappresentato una nuova avventura nel suo cinema, e soprattutto la consapevolezza della grandezza di un autore come Pasolini.
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