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L'almanacco cinematografico della fabbrica dei sogni - Speciale Pasolini

E' da molto che pensavo ad aprire l'almanacco cinematografico alla fabbrica, ma non per copiare Bollicina, anzi tutt'altro, il mio intento è creare una rubrica cinematografica in cui parlo del regista o attore/attrice che sto approfondendo quando decido di conoscerlo, e perché non cominciare con Pier Paolo Pasolini?
Sono alla fine del viaggio, me ne rendo conto, e un po' me ne dispiace, per una cinefila come me, fare una rassegna dedicata a Pasolini è stato come entrare in un mondo tutto nuovo.
E' inutile nasconderlo, Pasolini mi ha cambiato la vita, è impossibile rimanere inermi davanti alle sue opere cinematografiche.
Ma non solo nel cinema, anche il suo modo di pensare è praticamente identico al mio, per me si è trattato di trovare una sorta di alter ego intellettuale, la cui visione dei film - tutti i suoi film hanno praticamente creato scandalo nell'italietta bigotta tra gli anni sessanta e settanta - rispecchia la sua visione della vita; l'impossibilità per chi è sottoproletario, di raggiungere uno status migliore, di ambire a diventare borghesi, quando vivi nelle periferie cittadine, circondati dalla povertà, con una vita di stenti.
Così titoli come Accattone, Mamma Roma, Teorema, Porcile sono ormai nel mio olimpo cinematografico personale.
Sto anche acquistando Accattone, Porcile, Teorema e Uccellacci e Uccellini, ben presto arriveranno tutti gli altri, perché se si è cinefili, bisogna arrivare alla conoscenza dei film di questo straordinario regista, autore, poeta, intellettuale, bisogna passarci e viverli i suoi film, solo allora se li hai recepiti, potrai comprenderli in pieno.
A me non interessa creare un blog dove ci sono migliaia di commenti, preferisco un blog piccolo dove parlo di quello che mi interessa con pochi commenti, perché quello che faccio lo faccio esclusivamente per me stessa, per arricchire la mia cultura, se vi piaccio siete i benvenuti altrimenti pazienza, tutti amici come prima.
L'unico spazio di vitalità e positività si ha nella trilogia della vita, Il Decameron, I Racconti di Canterbury e soprattutto Il Fiore delle Mille e Una Notte, conoscere Pasolini, per me è stato un viaggio bellissimo e affascinante, il suo non è semplice cinema, Pasolini stesso si rifiutava di fare semplice cinema, opere di intrattenimento tanto per passare tempo.
Il cinema di Pasolini, è un cinema dall'impatto culturale immenso, che se siete cinefili prima o poi dovrete approfondire, nulla nel suo cinema è gratuito, nulla è messo per piacere al pubblico, ve lo dico chiaro e tondo, Pasolini non era un regista che voleva piacere, era un autore scomodo, e come ben sapete gli hanno chiuso la bocca uccidendolo senza alcuna pietà.
Il suo spirito, le sue opere cinematografiche sono ben presenti ancora, e urlano di rabbia, perché Pasolini era il più grande intellettuale che abbiamo avuto in Italia, uno come lui non poteva finire così, resta comunque un autore che ha diretto film neorealisti, quando questo genere cinematografico ormai era morto e sepolto, fregandosene dei benpensanti, anzi li smerdava con i suoi film, perché lui non aveva peli sulla lingua.
Era un autore che non aveva paura di sganciare bombe, e per finire ci ha lasciato forse il suo testamento con Salò, film immenso e ancora attualissimo, una vera e propria bomba atomica nella bigotta e cattolica Italia.
La Cosa che mi fa più ridere? La censura, apparte Salò che è comprensibile per il film che è pesante per un ragazzino, ma gli altri ragazzi, fanno proprio ridere, questo significa censurare un artista, che ha saputo dare un terremoto nell'italia bigotta degli anni del boom.
Vi consiglio davvero di conoscere questo regista immenso, il cui cinema è un vero caposaldo nella cultura italiana.

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