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Arma Letale

E dopo tanti amici, ora tocca a me parlare di Arma Letale, altro franchise di successo che ha reso Mel Gibson un divo a hollywood.

Qui interpreta Martin Riggs, uno sbirro , che è un pericolo per se stesso e per gli altri, per i gesti estremi che compie al limite del suicidio,questo a causa della morte di sua moglie. Così i suoi superiori gli danno come compagno Roger Mourtaugh, un poliziotto cinquantenne che non vuole guai per tenerlo sotto controllo

In questa prima puntata devono indagare sulla morte di una ragazza, e nel caso viene coinvolta anche la figlia di un loro amico che viene rapita per convincere il padre a  non intromettersi negli affari dei  mercenari coinvolti, ma i due poliziotti non si arrendono, e riescono a risolvere il caso smantellando il gruppo criminale.
Questa è la trama, sembra banale ma vi assicuro che non lo è, avevo letto la rece di Ford, e mi sono detta, poi la comincio, fino a quest'anno in cui ho deciso finalmente di iniziarla, quindi grazie Forduccio per averla recensita.
Quindi ora direte mi è piaciuto il film?
All'inizio della visione a casa Lynch, che di solito arrivano altri film più di culto, anche se quest'anno ho deciso di darmi all'horror e all'exploitation, insieme al mio fidato amico Vincent, che mi segue sempre come un ombra qualsiasi film voglio vedere.
Perciò cominciamo finalmente la visione di questa serie di film, e vi assicuro che ad un certo punto mi sono detta, non è la solita serie cazzarola poliziesca, ma è un franchise con le palle.
Perchè?
Perchè senza dubbio il divertimento la fa da padrone, oltre alle scene drammatiche d'impatto, le scene action - che in un film del genere non devono mancare, ci sono anche scene comiche da slapstick e sit com, non ci credete? Provate per credere, la sua ambientazione familiare mi ha fatta divertire non poco, e molte volte mi sono riconosciuta in Riggs, - dato che vivo da sola - che è praticamente single e viene ospitato molte volte dalla famiglia di Roger diventando amici per la pelle.
Ma per diventare tali, il buon Martin Riggs, darà filo da torcere al maturo Roger, il bello è che molte volte riesce quasi a mandarlo a fare in culo, ma al momento giusto quando il gioco comincia i duri cominciano a giocare.
Le scene action e drammatiche svolgono il ruolo centrale della storia, proponendo una pellicola vincente dal sapore decisamente inconsueto per il genere poliziesco, sapendo mixare i generi cinematografici, riuscendo a divertire il pubblico.
E non sono molte le pellicole capaci di fare questo.
Ma Richard Donner è uno che ci sa fare, e lo dimostra con un film che da subito si rivela vincente, per  non parlare d'altro.
A presto con il secondo film della serie.
Voto: 7

 

Commenti

  1. Un grande inizio di una grande saga cult.
    Hai ragione, la trama non è banale, e c'è tutta l'action vecchio stile **

    Moz-

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  2. Un cult che ho rivisto non so quante volte. :-)

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  3. Il classico film action degli anni '80, meno chiacchiere più azione, con annesso il divertimento ;)

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  4. si e di 48 ore presto ne parlerò, piano piano recupererò tutti i franchise girati a hollywood :)

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