Speciale Exploitation
Ancora Exploitation, ancora Russ Meyer, che torna questo sabato con uno dei suoi cult movie, che ha anticipato diversi film, quali Easy Rider e Arancia Meccanica, e primo film in assoluto sui motociclisti ribelli, che ha segnato la nascita di un nuovo sottogenere dell'exploitation...la bikexploitation.
Allontanandosi per un breve periodo dalla sexploitation, ha voluto girare in b/n, un film per un pubblico di ragazzi, senza però rinunciare alla presenza di ragazze prosperose e dal seno abbondante, che avrebbero dato maggior attenzione al film.
La pellicola si presenta sin da subito come un opera che non richiede l'esagerazione sessuale, ma vuole andare dritta al sodo, in modo spiccio, a tratti anche cinico, ma mai banale.
Come sua abitudine fare, la narrazione del film presenta personaggi ribelli, incazzati, che vogliono spaccare tutto, e proprio questa ribellione a far si che i protagonisti cercano di aggredire qualsiasi persona gli capiti a tiro.
Le loro motociclette ruggiscono come leoni di una rabbia che riescono a stento a trattenere, e che viene esplicata anche dagli stessi motociclisti, descritti come outsiders contro la società cosidetta civile.
Non nascondo che Russ Meyer, anche con questo film mette alla berlina la società, inserendola faccia a faccia, con qualcosa che semina panico e terrore nelle strade assolate d'america.
Spesso i personaggi cosidetti normali vengono descritti come bizzarri, incapaci anche di stare al mondo, mentre i veri duri, i veri ribelli sono questi motociclisti, che apparentemente senza nessun motivo, vogliono aggredire la società che gira loro intorno.
Se c'è un difetto in questo film, è che nonostante abbia anticipato parecchio cinema che sarebbe venuto di lì a poco, è l'incapacità di spiegare il perchè questi motociclisti aggrediscono le persone, e anche il perchè sono ribelli? Forse lo fanno per il gusto di fare qualcosa di trasgressivo? O perchè ne hanno piene le scatole di seguire assurde regole?
Forse questa volta Meyer, lascia al pubblico di capire le motivazioi delle loro azioni...e secondo me anche per questo motivo la pellicola funziona.
Per me è un cult, e su questo non ci piove. Consiglio la visione.
Sabato prossimo torna la blaxploitation con Cleopatra Jones.
Ancora Exploitation, ancora Russ Meyer, che torna questo sabato con uno dei suoi cult movie, che ha anticipato diversi film, quali Easy Rider e Arancia Meccanica, e primo film in assoluto sui motociclisti ribelli, che ha segnato la nascita di un nuovo sottogenere dell'exploitation...la bikexploitation.
Allontanandosi per un breve periodo dalla sexploitation, ha voluto girare in b/n, un film per un pubblico di ragazzi, senza però rinunciare alla presenza di ragazze prosperose e dal seno abbondante, che avrebbero dato maggior attenzione al film.
La pellicola si presenta sin da subito come un opera che non richiede l'esagerazione sessuale, ma vuole andare dritta al sodo, in modo spiccio, a tratti anche cinico, ma mai banale.
Come sua abitudine fare, la narrazione del film presenta personaggi ribelli, incazzati, che vogliono spaccare tutto, e proprio questa ribellione a far si che i protagonisti cercano di aggredire qualsiasi persona gli capiti a tiro.
Le loro motociclette ruggiscono come leoni di una rabbia che riescono a stento a trattenere, e che viene esplicata anche dagli stessi motociclisti, descritti come outsiders contro la società cosidetta civile.
Non nascondo che Russ Meyer, anche con questo film mette alla berlina la società, inserendola faccia a faccia, con qualcosa che semina panico e terrore nelle strade assolate d'america.
Spesso i personaggi cosidetti normali vengono descritti come bizzarri, incapaci anche di stare al mondo, mentre i veri duri, i veri ribelli sono questi motociclisti, che apparentemente senza nessun motivo, vogliono aggredire la società che gira loro intorno.
Se c'è un difetto in questo film, è che nonostante abbia anticipato parecchio cinema che sarebbe venuto di lì a poco, è l'incapacità di spiegare il perchè questi motociclisti aggrediscono le persone, e anche il perchè sono ribelli? Forse lo fanno per il gusto di fare qualcosa di trasgressivo? O perchè ne hanno piene le scatole di seguire assurde regole?
Forse questa volta Meyer, lascia al pubblico di capire le motivazioi delle loro azioni...e secondo me anche per questo motivo la pellicola funziona.
Per me è un cult, e su questo non ci piove. Consiglio la visione.
Sabato prossimo torna la blaxploitation con Cleopatra Jones.
Ratings ⭐️⭐️⭐️1/2
From Wikipedia
Dopo i problemi avuti con la censura dal suo precedente film (Mudhoney) Meyer decise di cambiare rotta, e di raccontare una storia che non presentasse nudità, ma solo azione. Il budget fu di 38.000 dollari.
Il folle Brahmin è interpretato da Stephen Oliver, che l'anno successivo fece parte del cast del film televisivo I peccatori di Peyton Place e vestirà ancora i panni del motociclista ribelle in Angels froms Hells, diretto da Bruce Kessler nel 1968.
La protagonista femminile è Haji, prorompente attrice che nel 1966 sarà una delle protagoniste del cult di Meyer, Faster, Pussycat! Kill! Kill!.
Il successo di pubblico fu invece incredibile. Proiettato nei drive-in, fu visto soprattutto da un pubblico di ragazzi.
From Wikipedia
Dopo i problemi avuti con la censura dal suo precedente film (Mudhoney) Meyer decise di cambiare rotta, e di raccontare una storia che non presentasse nudità, ma solo azione. Il budget fu di 38.000 dollari.
Sceneggiatura
La sceneggiatura del film fu scritta da Meyer insieme all'amico e attore Hal Hopper.Cast
Il produttore di Mudhoney, George Costello, interpretò la parte di un medico, mentre Meyer appare in un cameo, nel ruolo dello sceriffo.Il folle Brahmin è interpretato da Stephen Oliver, che l'anno successivo fece parte del cast del film televisivo I peccatori di Peyton Place e vestirà ancora i panni del motociclista ribelle in Angels froms Hells, diretto da Bruce Kessler nel 1968.
La protagonista femminile è Haji, prorompente attrice che nel 1966 sarà una delle protagoniste del cult di Meyer, Faster, Pussycat! Kill! Kill!.
Accoglienza
Il film non ebbe buone recensioni alla sua uscita. L'Hollywood Report scrisse: «Un film che manca completamente di buon gusto», ma negli anni successivi fu riscoperto e divenne un cult movie.[1]Il successo di pubblico fu invece incredibile. Proiettato nei drive-in, fu visto soprattutto da un pubblico di ragazzi.
Omaggi
- Il film ancora oggi è amato dalle nuove generazioni. Nell'ottobre del 1989 un gruppo di musicisti rock norvegesi, dopo aver visto alcuni film di Meyer, decide di chiamarsi Motorpsycho in omaggio al film.
- Il gruppo dei White Zombie omaggia il film (e anche Faster, Pussycat! Kill! Kill!) nella canzone Thunder Kiss '65.
Collegamenti ad altre pellicole
- Il film anticipa altre pellicole con veterani del Vietnam che hanno problemi. Su tutti Taxi Driver, di Martin Scorsese (1975), e Rambo, di Ted Kotcheff (1982).
- La scena dello stupro ai danni della moglie di Cory anticipa lo stupro della signorina Alexander presente in Arancia meccanica diretto da Stanley Kubrick nel 1971. La tecnica di ripresa è la stessa, con la macchina da presa che inquadra dal basso verso l'alto.
- La scena in cui Cory costringe Ruby a succhiargli il veleno dalla gamba e poi sputarlo è l'unica scena erotica del film. Essa verrà riproposta in Supervixens, diretto da Meyer nel 1975.
- Quando Cory e Ruby iniziano a raccontarsi le loro vite Ruby dice: «Che cosa ti aspettavi? La storia di Fanny Hill?», riferimento all'omonimo film diretto da Meyer nel 1964.
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