Come ogni venerdì non può mancare l'appuntamento col cinema di Peter Weir.
Questa settimana è stato scelto per voi Master and Commander - sfida ai confini del mare.
Prima di scrivere la recensione, sono andata su wikipedia, e ho scoperto che questo doveva essere il primo film di un franchise, ma, nonostante i buoni incassi, questi ultimi non erano sufficienti per farne un franchise.
Tanto di cappello dico io, preferisco un film ma fatto bene che un franchise fracassone senz'anima.
Il film è un cult, c'è poco da fare, innanzitutto dobbiamo anche dire che rispetto ad altri film di Weir è narrativo, questo ha penalizzato di fatto la pellicola per il franchise, anche se, rispetto ad altre pellicole franchisezzate, è particolare, quindi resta svantaggiata per essere tale.
Bene o male però abbiamo un film di contenuti, e scusate se è poco...ogni film visto da questo regista è di contenuti, e qui, come in altre pellicole ritornano i temi a lui cari, come il vivere in posti rinchiusi, e scontrarsi anche con culture differenti.
Qui mette in scena una battaglia, che in un primo momento sembra fatta giusto per un colossal, ma poi ti accorgi che questo film è molto più di un colossal, innanzitutto è capace di fare come in ogni pellicola del regista australiano, i dilemmi tipici degli esseri umani, la paura di non farcela, la battaglia, l'essere in svantaggio, e tutti i problemi che ne derivano.
Weir, questa volta non si è risparmiato per niente, e ha diretto un film duro, e sincero, capace anche di farti incazzare, ma che dimostra allo stesso tempo che i protagonisti vivono dentro quella nave, una delle scene più belle è quella della bevuta prima della battaglia, il capitano interpretato da Russell Crowe, bravissimo, nonostante abbia perso la battaglia non vuole arrendersi, e continua a lottare, i suoi uomini lo seguono ma fino ad un certo punto.
L'empatia che si crea in ogni pellicola di Weir è presente anche in Master and Commander, e di questo ne sono felice, perchè col suo cinema, riesce a far vivere agli spettatori i dilemmi, i problemi, le paure dei suoi protagonisti.
Insomma per dirla breve, Weir è un regista eccezionale, capace di dare anima e cuore ai suoi film, e non sono tutti i registi capaci di fare questo, solo i più bravi ci riescono, e sono contenta di aver cominciato questa rassegna al suo cinema perchè sto scoprendo un autore interessante, che non tutti seguono e meriterebbe più attenzione e riscoperta.
Come per tutti i film di Weir che ho visto, film promosso in pieno.
La prossima settimana c'è L'ultima Onda, non mancate.
Ratings ⭐️⭐️⭐️⭐️
Questa settimana è stato scelto per voi Master and Commander - sfida ai confini del mare.
Prima di scrivere la recensione, sono andata su wikipedia, e ho scoperto che questo doveva essere il primo film di un franchise, ma, nonostante i buoni incassi, questi ultimi non erano sufficienti per farne un franchise.
Tanto di cappello dico io, preferisco un film ma fatto bene che un franchise fracassone senz'anima.
Il film è un cult, c'è poco da fare, innanzitutto dobbiamo anche dire che rispetto ad altri film di Weir è narrativo, questo ha penalizzato di fatto la pellicola per il franchise, anche se, rispetto ad altre pellicole franchisezzate, è particolare, quindi resta svantaggiata per essere tale.
Bene o male però abbiamo un film di contenuti, e scusate se è poco...ogni film visto da questo regista è di contenuti, e qui, come in altre pellicole ritornano i temi a lui cari, come il vivere in posti rinchiusi, e scontrarsi anche con culture differenti.
Qui mette in scena una battaglia, che in un primo momento sembra fatta giusto per un colossal, ma poi ti accorgi che questo film è molto più di un colossal, innanzitutto è capace di fare come in ogni pellicola del regista australiano, i dilemmi tipici degli esseri umani, la paura di non farcela, la battaglia, l'essere in svantaggio, e tutti i problemi che ne derivano.
Weir, questa volta non si è risparmiato per niente, e ha diretto un film duro, e sincero, capace anche di farti incazzare, ma che dimostra allo stesso tempo che i protagonisti vivono dentro quella nave, una delle scene più belle è quella della bevuta prima della battaglia, il capitano interpretato da Russell Crowe, bravissimo, nonostante abbia perso la battaglia non vuole arrendersi, e continua a lottare, i suoi uomini lo seguono ma fino ad un certo punto.
L'empatia che si crea in ogni pellicola di Weir è presente anche in Master and Commander, e di questo ne sono felice, perchè col suo cinema, riesce a far vivere agli spettatori i dilemmi, i problemi, le paure dei suoi protagonisti.
Insomma per dirla breve, Weir è un regista eccezionale, capace di dare anima e cuore ai suoi film, e non sono tutti i registi capaci di fare questo, solo i più bravi ci riescono, e sono contenta di aver cominciato questa rassegna al suo cinema perchè sto scoprendo un autore interessante, che non tutti seguono e meriterebbe più attenzione e riscoperta.
Come per tutti i film di Weir che ho visto, film promosso in pieno.
La prossima settimana c'è L'ultima Onda, non mancate.
Ratings ⭐️⭐️⭐️⭐️
Non eccezionale certamente, ma sicuramente spettacolare, avvincente ed emozionante, perché le battaglie sono belle, l'azione è coinvolgente e i sentimenti sono intensi, e poi c'è Russell Crowe, un grande ;)
RispondiEliminamiiiitico xD
Elimina