Ho sempre voluto fare una rassegna dedicata a Peter Weir, ma per un motivo o l'altro, non ho mai trovato il tempo, cercherò nel mio piccolo di recensire da stasera, e se ci riesco finisco anche lo speciale dedicato a Tim Burton, che è da molto tempo devo finire.
Stasera ho scelto per voi di cominciare, poi bene o male cercherò di vederne altri e recensirli piano piano, si spera almeno ogni settimana, vediamo come vanno le cose - Fearless - Senza Paura.
Però vi avviso subito, è un film particolare, e come tale va preso.
Molti di voi magari non apprezzeranno, e senza dubbio anche io ho avuto difficoltà nella visione, e la cosa è presto spiegata: prima di tutto dimenticate l'intrattenimento, come ho detto prima è un film difficile, alcuni lo troveranno persino noioso o palloso.
Però, io durante la visione ho voluto vederci chiaro, non mi sono fermata alle apparenze, e la mia pazienza, come sempre è stata premiata.
Questo film parla della crisi di un uomo che ha avuto un incidente in cui stava per lasciarci la pelle, e questa crisi influisce sui rapporti con le persone che gli stanno vicino, compresa la sua famiglia.
Devo dire che Jeff Bridges regala una interpretazione incredibile, e riesce ad essere allo stesso tempo, sincero e naturale, anche quando si rischia di giggionare, e lui non giggiona mai, ha la bravura di non toccare mai il giggionamento, o il patetico involontario.
Peter Weir dal canto suo vuole fare un film angosciante, che scava a fondo nell'animo umano, e soprattutto nelle paure, e riesce a fartele sentire a fior di pelle, roba da farti venire la pelle d'oca, magari anche di scegliere di non prendere più un aereo per gli anni che ti restano da vivere.
Comunque il protagonista, Max Klein, dopo l'incidente sviluppa un disturbo post traumatico e si convince di non volere più avere paura e soprattutto di essere immortale.
La moglie lo mette in cura da uno psicologo e questi gli affianca Carla, una donna che ha perso il figlioletto nell'incidente, il rapporto tra loro due si intensifica fino a che Max non le dimostra schiantandosi con la macchina su un palo, che lei non poteva fare niente per salvare il figlioletto.
Carla, riacquista fiducia in se stessa, ma si rende conto che deve fare in modo che Max torni dalla sua famiglia per essere un padre e un marito e riprendere il suo posto in casa.
Bellissimo, particolare, e difficile soprattutto, film che guarda l'inconscio umano, la sfida sulla vita, e sulle proprie paure...la lezione del film è molto semplice, avere paura è umano, e non averne non è per niente naturale.
Bravissimi tutti gli altri interpreti, in particolare Rosie Perez, e Isabella Rossellini.
Stasera ho scelto per voi di cominciare, poi bene o male cercherò di vederne altri e recensirli piano piano, si spera almeno ogni settimana, vediamo come vanno le cose - Fearless - Senza Paura.
Però vi avviso subito, è un film particolare, e come tale va preso.
Molti di voi magari non apprezzeranno, e senza dubbio anche io ho avuto difficoltà nella visione, e la cosa è presto spiegata: prima di tutto dimenticate l'intrattenimento, come ho detto prima è un film difficile, alcuni lo troveranno persino noioso o palloso.
Però, io durante la visione ho voluto vederci chiaro, non mi sono fermata alle apparenze, e la mia pazienza, come sempre è stata premiata.
Questo film parla della crisi di un uomo che ha avuto un incidente in cui stava per lasciarci la pelle, e questa crisi influisce sui rapporti con le persone che gli stanno vicino, compresa la sua famiglia.
Devo dire che Jeff Bridges regala una interpretazione incredibile, e riesce ad essere allo stesso tempo, sincero e naturale, anche quando si rischia di giggionare, e lui non giggiona mai, ha la bravura di non toccare mai il giggionamento, o il patetico involontario.
Peter Weir dal canto suo vuole fare un film angosciante, che scava a fondo nell'animo umano, e soprattutto nelle paure, e riesce a fartele sentire a fior di pelle, roba da farti venire la pelle d'oca, magari anche di scegliere di non prendere più un aereo per gli anni che ti restano da vivere.
Comunque il protagonista, Max Klein, dopo l'incidente sviluppa un disturbo post traumatico e si convince di non volere più avere paura e soprattutto di essere immortale.
La moglie lo mette in cura da uno psicologo e questi gli affianca Carla, una donna che ha perso il figlioletto nell'incidente, il rapporto tra loro due si intensifica fino a che Max non le dimostra schiantandosi con la macchina su un palo, che lei non poteva fare niente per salvare il figlioletto.
Carla, riacquista fiducia in se stessa, ma si rende conto che deve fare in modo che Max torni dalla sua famiglia per essere un padre e un marito e riprendere il suo posto in casa.
Bellissimo, particolare, e difficile soprattutto, film che guarda l'inconscio umano, la sfida sulla vita, e sulle proprie paure...la lezione del film è molto semplice, avere paura è umano, e non averne non è per niente naturale.
Bravissimi tutti gli altri interpreti, in particolare Rosie Perez, e Isabella Rossellini.
Si, ho adorato l'approccio inusuale. All'inizio ci si perde quasi nel fare del personaggio di Bridges. Da rivedere.
RispondiEliminaSi per me è un grande film
Elimina