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Ma Rainey's Black Bottom

 

L'ondata black del cinema contemporaneo è salita alla ribalta come un uragano soprattutto per la campagna Blacks live matter, che personalmente approvo in pieno, e come tutte le campagne rivoluzionarie, anche il cinema ne ha risposto, producendo diverse pellicole a riguardo, tra le quali anche Ma Rainey's Black Bottom sulla figura antipatica della regina del blues.
Ma Rainey è una donna viziata e complicata, e deve portare a termine le registrazioni del suo disco, registrazioni, che porteranno la band sull'orlo di una crisi di nervi  per le sue richieste eccessive e i suoi capricci.
Si capisce benissimo che dato il suo lavoro, Ma si comporta da diva viziata,  e intorno a lei ci sono dei musicisti che mal sopportano i suoi capricci, conosciamo ognuno di loro con dovizia di particolari, tra canzoni, tristezza, malinconia e chi più ne ha più ne metta.
Il film, prodotto da Denzel Washington e interpretato da Viola Davis nel ruolo di Ma Rainey è il racconto di un giorno sull'orlo di una crisi di nervi di un gruppo di musicisti alle prese con una cantante diva capricciosa.
Uno spaccato storico dell'america di fine anni venti, dove ancora i neri erano trattati con pregiudizio, infatti la band della protagonista è formata quasi esclusivamente da neri, dove anche una donna non viene tenuta in considerazione, nonostante i suoi capricci.
Un buon film, capace anche di far riflettere sull'apporto dell'america con la gente di colore, sui sogni infranti della band e di tanto altro ancora.
Mi è piaciuto, anche se non è un capolavoro, ma considerati i tempi che corrono ci possiamo anche accontentare no?
Buona visione.



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