Passa ai contenuti principali

Il Potere del Cane


 Adattamento dell'omonimo romanzo di Thomas Savage, il primo western diretto da Jane Campion, rivela più di una sorpresa.

Personalmente credo che una revisione ci vuole, perché penso sia un film di difficile fruizione, ma anche duro, durissimo e a tratti sconvolgente.


Non è facile mandare giù certi comportamenti rozzi del proprio cognato che non accetta quella moglie di suo fratello così libera, e così anticonformista.
Sono due personalità forti e potenti che si scontrano, mentre il marito di lei, decide di mettersi da parte, è un ombra rispetto a sua moglie, che, nonostante sia una donna forte, il più delle volte penso che non riesce a tenere testa a quel cognato così crudele, a tal punto che la mette in difficoltà per più di una volta.
Lui, il protagonista, è un uomo abituato a comandare, ma soprattutto ad essere al centro dell'attenzione, ecco tutto questo non può più averlo con la moglie del fratello, e non lo accetta, anche con il figlio di lei non ci va tanto tenero, ma proprio questo giovane in apparenza debole, a fargli capire che deve abbassare la cresta con lui, e sarà l'unico a tenergli testa.
Un Western atipico, mi piace quando i registi accettano di mettersi in gioco con generi a loro non congeniali.
L'origine letteraria di questo film non scalfisce il film, penso anzi, che Jane Campion abbia fatto un ottimo lavoro - appena posso compro il romanzo per leggerlo -, soprattutto nel tratteggiare la psicologia dei personaggi, cosa non facile dato la complessità della trama.
Mi è piaciuto anche se devo dire che una seconda visione, e anche una terza, se la meriterebbe tutta.
Se vi piacciono i Western diretti da chi vuole mettersi in gioco, guardatevelo, sono sicura che ne rimarrete sorpresi.



Commenti

  1. Non l'ho ancora visto ma ammetto che ha attirato la mia attenzione (un pochetto anche per merito del cast).. cercherò di visionarlo al più presto! :)

    RispondiElimina
  2. L'avevo trovato bellissimo a livello di regia e fotografia, gli attori sono tutti incredibilmente in parte, ma non sono riuscita ad empatizzare neppure con un singolo personaggio, quindi per me un lavoro riuscito a metà, troppo freddo e distaccato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Jane Campion lo ha diretto volutamente freddo, per fare sentire allo spettatore tutto il gelo della situazione, che è abbastanza inquietante direi ^_^

      Elimina

Posta un commento

Moderazione rimessa, NO SPAM