Il film ruota tutto nella vita di Carlo il protagonista che comincia il giorno del suo battesimo fino al suo ottantesimo compleanno, la terza edizione de #LaPromessa parte col botto, e con un autore tra i più interessanti da riscoprire.
Tutto cominciò l'estate scorsa, quando mi resi conto di non aver mai visto La Famiglia di Ettore Scola, allora decisi di inserirlo come apripista per la terza edizione della #Promessa, la rassegna di film che recensisco durante tutto l'arco dell'anno.
Ebbene, non me ne sono pentita, il film è girato tutto dentro le quattro mura della casa dove Carlo crescerà insieme ai suoi genitori, nonni, zii e cugini, il massimo che si fa è riprendere la finestra di fuori, ma la mdp di Ettore Scola volutamente non esce mai da quelle quattro mura, vuole che noi spettatori viviamo e assaporiamo la vita di Carlo il suo protagonista.
Anzi, è la casa che diviene co-protagonista insieme a Carlo, quasi come fossero un tuttuno con la storia, scopriamo che sposerà una sua allieva, Beatrice, ma amerà sua sorella Adriana.
Carlo da giovane è interpretato da Andrea Occhipinti, da adulto lo interpreta quel mattatore di Vittorio Gassman, che ci regala una delle interpretazioni più sentite e commoventi della sua carriera, Stefania Sandrelli ci regala un personaggio malinconico e toccante, conosceremo le sue zie, destinate a rimanere nubili perché ancora a trent'anni non sono sposate (erano ovviamente altri tempi), litigano sempre ma sono molto unite.
Il film è scandito da diverse parti che vanno dal 1906, al 1986, che sono gli anni di nascita e dell'ottantesimo compleanno di Carlo, il protagonista della nostra storia, che racconta la storia della sua famiglia e la sua.
Un film davvero intenso e nostalgico quello diretto da Ettore Scola, un capolavoro, da riscoprire e soprattutto da vedere.
Non perdetevi questo grandissimo film.
Se ve lo dico io ci dovete credere.
Colpevolmente, non l'ho visto, ma spero di rimediare!
RispondiEliminaSi è un bellissimo film ti piacerà :)
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