Il Revival anni ottanta propone il seguito di un film che è stato uno dei simboli degli anni ottanta Wall Street e sembra che il famoso monologo dell'avidità sia ormai diventato una legge in questo seguito, Gordon saprà giocare le sue carte avidamente come è sua abitudine, infatti non è cambiato proprio per niente, è sempre uguale nonostante gli avvertimenti della figlia di Gekko.
Michael Douglas è sempre impeccabile, molto convincente, sia nel ruolo che interpreta sia per l'intelligenza con la quale riprende il personaggio che in un certo senso lo ha allontanato dall'immagine di suo padre, è un po' invecchiato ma sembra che Gekko sia cucito apposta per lui sia nel primo capitolo che in questo nuovo film, Shia La Beuf invece mi è sembrato il bamboccino di turno la sua interpretazione è buona ma non memorabile, (che differenza con Charlie Sheen, che qui ritorna in un cameo ma quella era un altra epoca) Carey Mulligan è deliziosa e bravissima non perde mai di vista la solitudine del suo personaggio, il suo è un ruolo abbastanza complesso e riesce ad essere se stessa. La regia di Oliver Stone è asciutta, sincera, e verace, dirige il film come un direttore d'orchestra dirige una sinfonia, in sostanza un buon film, davvero, sono stata sorpresa dopo la visione, anche se il primo capitolo resta un capolavoro a confronto.
Ho amato molto questo film, quasi quanto il precedente Wall Street... concordo con la tua rece.
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