E' arrivato il momento di cominciare un altra rassegna, giusto il tempo per la fase due, per chiudere il cerchio con i grandi registi che hanno reinventato il genere horror, ho fatto Wes Craven, John Carpenter, George Romero e David Cronenberg, non ci resta che Tobe Hooper, ecco che comincia un altra avventura alla fabbrica, per conoscere e scoprire l'ultimo dei grandi autori che con pochi soldi ci hanno lasciato un enorme eredità.
Quel motel vicino alla palude, apre la rassegna dedicata a Tobe Hooper, che ci terrà compagnia per un po' di tempo, cercherò di farla in modo veloce, come ho fatto quelle di fine 2019, in modo da avere tutti i film recensiti alla fabbrica.
Come sapete io spulcio le filmografie fino al midollo, tranne quando non trovo i titoli e mi devo arrangiare.
Comunque, Quel Motel Vicino alla Palude è davvero un grande film, il terzo diretto da Hooper, che dirige un altro slasher sulla scia di non aprite quella porta, però stavolta non c'è una famiglia cannibale, ma solo un pazzo che uccide la gente e la da in pasto ai coccodrilli.
Di gore ce ne è poco, di splatter in abbondanza, ed è sorprendente vedere come un giovane autore, riesce a fare un film di contenuti molto forti riuscendo a incollarti alla poltrona.
La terza opera di Tobe Hooper però non è di facile fruizione, è un horror fuori di testa, malsano, psicotico, che usa lo slasher per catapultare tematiche molto potenti.
Non sono i mostri quelli da uccidere, ma ciò che tutti comunemente definiscono normali.
L'inizio del film è catartico, c'è un giovanissimo Robert Englund in un ruolo secondario, ma ciò che fa paura è proprio il padrone del motel, uno psicopatico che non lascia scampo alle persone che soggiornano nel suo motel.
Potrei definirlo una versione slasher di psyco ma senza la sua sottile inquietudine.
E' un horror indipendente e si nota, se non l'avete visto guardatevelo, non ne uscirete indenni ve lo garantisco.
Quel motel vicino alla palude, apre la rassegna dedicata a Tobe Hooper, che ci terrà compagnia per un po' di tempo, cercherò di farla in modo veloce, come ho fatto quelle di fine 2019, in modo da avere tutti i film recensiti alla fabbrica.
Come sapete io spulcio le filmografie fino al midollo, tranne quando non trovo i titoli e mi devo arrangiare.
Comunque, Quel Motel Vicino alla Palude è davvero un grande film, il terzo diretto da Hooper, che dirige un altro slasher sulla scia di non aprite quella porta, però stavolta non c'è una famiglia cannibale, ma solo un pazzo che uccide la gente e la da in pasto ai coccodrilli.
Di gore ce ne è poco, di splatter in abbondanza, ed è sorprendente vedere come un giovane autore, riesce a fare un film di contenuti molto forti riuscendo a incollarti alla poltrona.
La terza opera di Tobe Hooper però non è di facile fruizione, è un horror fuori di testa, malsano, psicotico, che usa lo slasher per catapultare tematiche molto potenti.
Non sono i mostri quelli da uccidere, ma ciò che tutti comunemente definiscono normali.
L'inizio del film è catartico, c'è un giovanissimo Robert Englund in un ruolo secondario, ma ciò che fa paura è proprio il padrone del motel, uno psicopatico che non lascia scampo alle persone che soggiornano nel suo motel.
Potrei definirlo una versione slasher di psyco ma senza la sua sottile inquietudine.
E' un horror indipendente e si nota, se non l'avete visto guardatevelo, non ne uscirete indenni ve lo garantisco.
se la merita la rassegna tobe xD
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