Alla fabbrica tornano le serie tv, e questa estate ne avremo a bizzeffe, e non solo d'estate, lo prometto, avranno lo stesso spazio dei film.
Allora, come è andata la terza stagione di Glow?
Voi sapete che seguo sempre serie tv che possano piacermi, e che in un certo senso possano far nascere in me l'empatia, e Glow è una di queste serie.
A differenza di altre stagioni però ho notato un certo calo di qualità, forse perché ci sono meno spettacoli sul ring, e si concentra tutto sulla narrazione dei personaggi.
Anche se devo dire allontanarsi un po' dal tema principale della serie mi ha un po' delusa.
Fermo restando che ci sono alcune storylines incredibilmente interessanti, l'amico gay, il marito che non fa sesso con la moglie per poi scoprire anche il motivo che non vi dirò per non rovinarvi la sorpresa.
Glow resta comunque una visione piacevole, e nonostante il calo, si fa volere bene anche per altri motivi.
Belle le scene in cui la figlia del loro coach, ha scritto la sceneggiatura e ha deciso di farla dirigere dal padre, pur non scegliendo Ruth nel cast, il che la fa allontanare da lui, dopo che hanno scoperto di essere innamorati.
Stavolta ci sono meno spettacoli è vero, ma è anche vero che conosciamo forse meglio le nostre protagoniste.
Da sottolineare la presenza come attrice non protagonista di Geena Davis, nel ruolo della direttrice del casinò.
Allora, come è andata la terza stagione di Glow?
Voi sapete che seguo sempre serie tv che possano piacermi, e che in un certo senso possano far nascere in me l'empatia, e Glow è una di queste serie.
A differenza di altre stagioni però ho notato un certo calo di qualità, forse perché ci sono meno spettacoli sul ring, e si concentra tutto sulla narrazione dei personaggi.
Anche se devo dire allontanarsi un po' dal tema principale della serie mi ha un po' delusa.
Fermo restando che ci sono alcune storylines incredibilmente interessanti, l'amico gay, il marito che non fa sesso con la moglie per poi scoprire anche il motivo che non vi dirò per non rovinarvi la sorpresa.
Glow resta comunque una visione piacevole, e nonostante il calo, si fa volere bene anche per altri motivi.
Belle le scene in cui la figlia del loro coach, ha scritto la sceneggiatura e ha deciso di farla dirigere dal padre, pur non scegliendo Ruth nel cast, il che la fa allontanare da lui, dopo che hanno scoperto di essere innamorati.
Stavolta ci sono meno spettacoli è vero, ma è anche vero che conosciamo forse meglio le nostre protagoniste.
Da sottolineare la presenza come attrice non protagonista di Geena Davis, nel ruolo della direttrice del casinò.
Mi ero fermato alla seconda serie. Poi ho letto commenti negativi sulla terza per cui l'ho lasciata perdere.
RispondiEliminaMa il mio debole per Alison Brie potrebbe farmi tornare. Dici che ne vale la pena?
la terza stagione si può vedere, non è certo da buttare via, non ti aspettare il capolavoro però ^__^
EliminaMi ero fermata alla prima serie perchè non ero proprio entusiasta, ma se mi dici che vale la pena potrei anche rispolverare GLOW! Nel frattempo mi sono vista su Netflix The Big Show di Big Show: tutt'altro genere e tono, è una sit-com con classiche risate registrate, ma visto che la WWE mi piace mi sono divertita.
RispondiEliminaGlow è fatta davvero bene, te la consiglio ^_^
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