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Un Amico Straordinario

Ecco un altro film dove Tom Hanks ci regala un altro dei suoi personaggi tipicamente americani, un altro grande ruolo per un attore che potremmo considerare ormai un mostro sacro della settima arte.
A me piace molto Tom Hanks, e quando si presenta un occasione, cerco di vedere i film che interpreta, per tanti motivi: è un grandissimo attore, e ormai data la sua età potremmo considerarlo un mostro sacro.
Un Amico Straordinario non è il classico biopic tradizionale, quello in cui ti aspetti vita, morte e miracoli di un personaggio; si concentra maggiormente su delle cose fondamentali, quelle piccole ose di cui ormai nessuno di noi da importanza fondamentale nella vita, eppure basta pochissimo per essere felici.
La storia si concentra sull'amicizia tra un giornalista, e un pastore protestante divenuto star della televisione per bambini Fred Rogers.
Un uomo tranquillissimo, in pace con se stesso, ne incontra un altro che tenta di fare uscire il marcio della sua vita, restando a bocca asciutta; primo perché il giornalista porta dentro di se un rancore per colpa del padre, e un dolore per la morte della madre che ha dovuto affrontare da solo, poi perché anche lui ha dimenticato una cosa fondamentale nella vita, ma la scoprirete guardando il film.
Un film forse non particolarmente perfetto, ma intenso e profondo quanto basta da farti stare piacevolmente sorpreso.
Ogni tanto qualche film leggero ce lo possiamo permettere, pur restando in certi binari, il che non guasta mai.
Mi è piaciuto anche per come nasce l'amicizia tra Lloyd il giornalista e Fred; due persone apparentemente agli antipodi, che proprio grazie a queste diversità di vedute riescono a incontrarsi e a capirsi.
Mi è piaciuto e anche tanto.


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