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Finalmente la felicità

Eh mi spiace, ora lo devo dire. Negli anni novanta l'avvento di Pieraccioni al cinema è stato un exploit, qualcosa di originale e nuovo che ha sorpreso persino me. Ma con gli anni ha ripetuto quella formula vincente, generando pellicole qualitativamente al di sotto delle aspettative che all'esordio pareva promettere e che ahimè non ha mantenuto.
Adesso è un quarantenne che sembra un ragazzino cresciuto, sempre a dirigere film in cui trita e ritrita c'è sempre la bella ragazza come protagonista, una storia accattivante e via dicendo: Poco, mooolto poco, e nell'anno del fallimento dei cinepanettoni, sul braciere ci è andato anche lui.
Ben gli sta un critico direbbe, io invece sono dispiaciuta perchè effettivamente presentare la solita minestra riscaldata al pubblico prima o poi questo pubblico si stanca e passa ad altro.
E stiamo parlando dell'autore de Il Ciclone, film che ha superato tutti i record di incassi nel cinema italiano. Da qualche anno in avanti mostra commediole incapaci di bucare lo schermo come i suoi film precedenti, con personaggi scialbi, caratterizzati sempre dalla solita italianietà che a lungo andare infastidisce. Si Leonardo Pieraccioni è simpatico lo ammetto, e il film non mi è dispiaciuto, ma non sono più gli anni novanta, quindi è giunto il momento di cambiare anche stile e sfidare il pubblico con pellicole spregiudicate e coraggiose, ma invece questo Pieraccioni non lo fa. Si ferma alla solita commediola dagli incassi facili, per un pubblico senza particolari pretese, ma anche quello alla fine vuole vedere qualcosa di diverso, di più accattivante; si dice che la crisi serve per maturare, speriamo che questa crisi finisca e che presenti una pellicola anche di genere commedia ma capace di far divertire come ai vecchi tempi, e anzi se ci  mette pure qualcosa di innovativo ben venga...ma Leonardo Pieraccioni è capace di osare? Oppure si limita a fare il suo brodino per la minestra?
Ma andiamo al film, il protagonista è un giovane, che viene invitato a C'è posta per te perchè gli ha scritto la sua sorella adottiva, che è venuta in italia per conoscerlo. Il ragazzo conoscerà allora il segreto della madre, che ha adottato una bambina a distanza, e deve imparare a convivere con questa realtà...da allora nella sua vita arriva la felicità che la cambierà in meglio.
Ora il film è spensierato e lo ammetto, alcuni momenti mi hanno divertita, ma da uno come Pieraccioni mi aspetto un film che mi diverte dall'inizio alla fine, come ai vecchi tempi, oppure come dicevo io una pellicola che sa osare...Leonardo, ce la fai a sfidare il pubblico? Io sono qui che ti aspetto.


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