Era già in programma da tempo questa rassegna libera, oggi ho finalmente trovato il momento giusto per cominciarla. Parlo del cinema degli anni ottanta, che sarà protagonista alla fabbrica per un bel po' di tempo; la pellicola d'esordio è un supercult: L'ululato di Joe Dante.
L'ululato è senza dubbio una pellicola da collezionare, per diverse motivazioni: Innanzitutto abbiamo nelle mani una storia originale e per nulla scontata; pur prendendo la creatura del lupo mannaro che è uno dei classici del cinema di genere, Joe Dante, riesce a creare una pellicola ad alta tensione, rispettando si le regole del cinema di genere, ma con qualcosa in più: una regia con le palle e degli effetti speciali piuttosto realistici per quei tempi, che ne hanno fatto col tempo un piccolo classico del genere horror.
E ve lo dico sinceramente perchè a me ha messo ansia e brividi, roba così al giorno d'oggi ce la sognamo, e solo i grandi sanno fare piccoli film di questo genere.
Il film racconta di una donna, che decide di fare da esca per catturare un pericoloso serial killer, riuscirà a divenire un eroina per aver aiutato la polizia nel mettere fine a questa catena di dellitti, ma il serial killer è morto ma il suo cadavere non si trova.
Karen, pur essendo ormai divenuta un eroina, ma è traumatizzata e fa dei brutti sogni. Lo psicologo le consiglia di passare del tempo in una colonia, per riprendersi e parte con il marito.
Ma anche nella colonia gli incubi non finiscono, anzi vengono accentuati dalla presenza oscura di una misteriosa donna che cerca di circuire il marito di Karen.
Ma quella non è una semplice colonia, le persone che la vivono sono dei lupi mannari che stanno cercando di far diventare come loro Bill, il marito di Karen, fino al giorno in cui il serial killer si presenta alla colonia per uccidere la donna che voleva farlo catturare dalla polizia...riuscirà Karen a salvarsi oppure diventerà anche lei un licantropo?
Un film leggendario un supercult da collezionare e se non l'avete visto correte subito a farlo, perchè ne vale la pena.
Non è il primo film che vedo di Joe Dante, ma pur non avendolo approfondito devo dire che mi ha sorpresa e non poco.
DA NON PERDERE.
L'ululato è senza dubbio una pellicola da collezionare, per diverse motivazioni: Innanzitutto abbiamo nelle mani una storia originale e per nulla scontata; pur prendendo la creatura del lupo mannaro che è uno dei classici del cinema di genere, Joe Dante, riesce a creare una pellicola ad alta tensione, rispettando si le regole del cinema di genere, ma con qualcosa in più: una regia con le palle e degli effetti speciali piuttosto realistici per quei tempi, che ne hanno fatto col tempo un piccolo classico del genere horror.
E ve lo dico sinceramente perchè a me ha messo ansia e brividi, roba così al giorno d'oggi ce la sognamo, e solo i grandi sanno fare piccoli film di questo genere.
Il film racconta di una donna, che decide di fare da esca per catturare un pericoloso serial killer, riuscirà a divenire un eroina per aver aiutato la polizia nel mettere fine a questa catena di dellitti, ma il serial killer è morto ma il suo cadavere non si trova.
Karen, pur essendo ormai divenuta un eroina, ma è traumatizzata e fa dei brutti sogni. Lo psicologo le consiglia di passare del tempo in una colonia, per riprendersi e parte con il marito.
Ma anche nella colonia gli incubi non finiscono, anzi vengono accentuati dalla presenza oscura di una misteriosa donna che cerca di circuire il marito di Karen.
Ma quella non è una semplice colonia, le persone che la vivono sono dei lupi mannari che stanno cercando di far diventare come loro Bill, il marito di Karen, fino al giorno in cui il serial killer si presenta alla colonia per uccidere la donna che voleva farlo catturare dalla polizia...riuscirà Karen a salvarsi oppure diventerà anche lei un licantropo?
Un film leggendario un supercult da collezionare e se non l'avete visto correte subito a farlo, perchè ne vale la pena.
Non è il primo film che vedo di Joe Dante, ma pur non avendolo approfondito devo dire che mi ha sorpresa e non poco.
DA NON PERDERE.
Imprescindibile "ottantone", storico anche per gli effetti!
RispondiEliminahai ragione :)
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