Dopo la moda dei remake da un po' di anni c'è la moda dei reboot, cosa sono i reboot? Non sono semplici rifacimenti, ma una nuova trilogia pensata con attori diversi e storie diverse. E' il caso anche di The Amazing Spiderman, uscito l'estate scorsa ma che non ha fatto l'effetto dei film diretti dal grande Sam Raimi, a cominciare dal protagonista che non ha l'appeal di Toby Maguire e la sua controparte femminile che non ha il carisma di Kirsten Dunst.
Qualcuno direbbe, è una pura operazione commerciale tanto per fare soldi, e può anche essere dopo tutto si tratta di un blockbuster con i tipici ingredienti che lo caratterizzano.
Ma manca qualcosa, il tocco di genio dell'autore; se Sam Raimi ha diretto si un blockbuster, ma aggiungendo il suo talento visivo caratterizzando il personaggio dell'uomo ragno e rendendolo più vicino al pubblico, sia con i suoi pregi e con i suoi difetti, creando una specie di alchimia che ha fatto centro al primo colpo.
Mark Webb non ha la capacità di entrare in sintonia col suo pubblico, presenta il compitino esattamente come la casa di produzione lo chiede, nè più nè meno, togliendo l'empatia che ha caratterizzato la trilogia precedente. Se nella prima trilogia Spider man era uno di noi, in questa seconda trilogia Spider man diventa l'eroe carismatico a cui tutti si ispirano, togliendo di fatto quell'alchimia in cui anche una persona normale può essere considerata un eroe.
I protagonisti sono Andrew Garfield e Emma Stone, che interpretano rispettivamente Spider man e Gwen Stacy aaah dimenticavo, Mary Jane non c'è, quindi questa volta Peter si innamora di Gwen che è la figlia del capo della polizia.
Dunque andiamo alla storia, stavolta Peter Parker/ Spider man cerca di far luce sulla misteriosa morte dei suoi genitori, e incontra uno scienziato folle, che sarà il suo antagonista, durante una visita scolastica viene morso da un ragno geneticamente modificato e scopre così i suoi poteri, all'inizio sembra spaventato ma poi prende coscienza di se e li utilizza per aiutare gli innocenti.
La morte dello zio modifica ulteriormente il suo destino, e una volta preso il colpevole deve fare i conti con quello scienziato che ora ha creato un siero per trasformare gli umani in lucertole, riuscirà a fermarlo prima che sia troppo tardi?
Se volete vi consiglio di recuperare la trilogia di Sam Raimi che è di gran lunga migliore di questo film, che potete guardare per osservare uno sguardo differente di quello di Raimi, ma nulla di più.
DA VEDERE COME UN DIVERSIVO.
Qualcuno direbbe, è una pura operazione commerciale tanto per fare soldi, e può anche essere dopo tutto si tratta di un blockbuster con i tipici ingredienti che lo caratterizzano.
Ma manca qualcosa, il tocco di genio dell'autore; se Sam Raimi ha diretto si un blockbuster, ma aggiungendo il suo talento visivo caratterizzando il personaggio dell'uomo ragno e rendendolo più vicino al pubblico, sia con i suoi pregi e con i suoi difetti, creando una specie di alchimia che ha fatto centro al primo colpo.
Mark Webb non ha la capacità di entrare in sintonia col suo pubblico, presenta il compitino esattamente come la casa di produzione lo chiede, nè più nè meno, togliendo l'empatia che ha caratterizzato la trilogia precedente. Se nella prima trilogia Spider man era uno di noi, in questa seconda trilogia Spider man diventa l'eroe carismatico a cui tutti si ispirano, togliendo di fatto quell'alchimia in cui anche una persona normale può essere considerata un eroe.
I protagonisti sono Andrew Garfield e Emma Stone, che interpretano rispettivamente Spider man e Gwen Stacy aaah dimenticavo, Mary Jane non c'è, quindi questa volta Peter si innamora di Gwen che è la figlia del capo della polizia.
Dunque andiamo alla storia, stavolta Peter Parker/ Spider man cerca di far luce sulla misteriosa morte dei suoi genitori, e incontra uno scienziato folle, che sarà il suo antagonista, durante una visita scolastica viene morso da un ragno geneticamente modificato e scopre così i suoi poteri, all'inizio sembra spaventato ma poi prende coscienza di se e li utilizza per aiutare gli innocenti.
La morte dello zio modifica ulteriormente il suo destino, e una volta preso il colpevole deve fare i conti con quello scienziato che ora ha creato un siero per trasformare gli umani in lucertole, riuscirà a fermarlo prima che sia troppo tardi?
Se volete vi consiglio di recuperare la trilogia di Sam Raimi che è di gran lunga migliore di questo film, che potete guardare per osservare uno sguardo differente di quello di Raimi, ma nulla di più.
DA VEDERE COME UN DIVERSIVO.
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