Se qualcuno vi chiede di guardare una serie tv intelligente, consigliategli Californication, perché? Perché innanzitutto non è mai banale e poi perché è parecchio esilarante.
Hank Moody ritorna più in forma di prima e anche più arrapato di prima.
In questa season insegna letteratura all'università, e intreccia due relazioni pericolose: una con la moglie del rettore, il cui marito non lo sopporta, e un altra con una sua studentessa.
Come contorno c'è anche la guest star di Kathleen Turner con un personaggio azzeccatissimo, questa attrice è stata strepitosa nel ruolo del capo di Charlie Runkle, editore di Hank.
Se credete che Hank non sia un cazzaro anche qui vi sbagliate di grosso, ma il bello di questa serie è proprio il fatto di presentare un uomo normale, con il blocco dello scrittore e riuscire ad empatizzare con il pubblico: in poche parole, Hank Moody siamo tutti quanti.
Le vere donne della sua vita, sono e rimangono Karen e sua figlia Becca, che sono coloro che lo accolgono sempre qualsiasi minchiata combina.
Il nostro amico sciupafemmine mi sta simpatico fin dal primo episodio della prima stagione, tutto merito di David Duchovny che è riuscito a svestirsi dei panni dell'agente Mulder, riuscendo a fare centro con un Vdi uomo medio, forse un po' pigro, coglione, cazzone e tanto altro ancora...potete dirgli tutte le parole di questo mondo: non siete vicini alla sua vera poesia.
Perché Hank Moody è così: prendere o lasciare, e per quanto mi riguarda preferisco prendere e divertirmi, perché lui e Charlie Runkle, sono la coppia di amici più divertenti del piccolo schermo, provare per credere.
Voto: 7
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