Dopo Birdman Inarritu torna al cinema con una storia di sangue e vendetta: protagonista un grandioso Leonardo Di Caprio, fresco vincitore di un premio oscar vinto con questo film.
Basato sull'omonimo romanzo di Michael Punke e in parte ispirato alla vita di Hugh Glass, un cacciatore abbandonato in fin di vita che riesce a sopravvivere nella foresta.
Ero incerta durante la visione, soprattutto perché non mi aspettavo un film capace di empatizzare così bene con chi lo vede.
In scena c'è l'egoismo umano, che viene presentato in maniera così brutale e violenta.
Hugh Glass non è un semplice personaggio, ma un uomo che si trova a lottare per sopravvivere contro l'ostilità umana; nel film è particolarmente sottolineato anche il razzismo contro il figlio di Glass, perché l'ha avuto da una nativa americana.
Lui obbliga il ragazzo a non parlare per salvargli la vita e tornare a casa, finchè non viene assalito da un orso, che lo riduce in fin di vita.
Sarà un indiano a salvarlo, e a permettergli di tornare per vendicarsi di colui che ha ucciso suo figlio, finchè la sua vendetta arriverà in maniera inaspettata.
Bello mi è piaciuto, soprattutto perché è sincero, schietto, girato senza fronzoli, con Di Caprio quasi completamente protagonista assoluto, nel film ci viene presentato il suo punto di vista, belle le scene d'azione, particolarmente drammatiche e violente, molto bella la parte in cui Hugh è tra due mondi, quello dei vivi e quello dei morti, in cui rivede la moglie che gli sta accanto come spirito e che lo protegge, così anche quando torna nel suo gruppo e gli altri si accorgono che non era morto ma vivo, e urlano contro chi li ha ingannati.
In conclusione da non perdere.
Voto: 8
Girato senza fronzoli?? Ammazza, cara mia, ci sono SOLO i fronzoli, ogni scena è costruita per ammaliare l'occhio dello spettatore... forse è per questo che l'ho trovato uno splendido contenitore con poca anima.
RispondiEliminaIo non la penso come te xD l'ho trovato molto coinvolgente ^_^
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