Gli attentati dell'11 settembre, hanno portato gli stati uniti all'arresto indiscriminato di persone solo perché musulmane, questa è la storia di uno di loro, che si trova in prigione a Guantanamo, senza un regolare processo, senza prove, e senza nessun legame con i terroristi responsabili degli attentati.
Gli USA, terra di libertà e democrazia, o meglio terra delle opportunità, a volte si fanno prendere la mano arrestando persone e torturandole ( a causa degli attentati alle torri gemelle ndr) facendole confessare di crimini non commessi, per avere per forza un caprio espiatorio.
Non importa se è veramente legato ai terroristi di Bin Laden.
Il film di per se non mi è dispiaciuto, anche se a volte risulta didascalico, e di non facile fruizione, però dobbiamo sottolineare il contesto della storia.
Utilizzando quella grande attrice che risponde al nome di Jodie Foster e anche altri attori che accanto a lei non sfigurano, si pensi a Benedict Cumberbatch e Shailene Woodley, che praticamente salvano il film dall'essere un mero esercizio di stile, piuttosto che un opera memorabile, almeno in parte.
Potremmo definirlo il classico film di denuncia, non manca niente, anche i cosidetti cliché, che devo ammettere appesantiscono un po' la visione.
Bene o male, questo film si fa volere bene, nonostante i difetti, in giro c'è di meglio, e anche di peggio, ma se non cerchi un capolavoro fa per te.
Senza infamia e senza lode.
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