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Zora la Vampira


 La prima cosa che mi viene in mente dopo la visione dell'opera prima dei mitici Manetti Bros è un film bizzarro, sgangherato, comico, in poche parole, una grande parodia di Dracula.
Logico che un film del genere in Italia non abbia avuto il gran seguito, però è una parodia che ha suo perché.
Non è un capolavoro, I Manetti Bros ci hanno regalato pellicole eccellenti, però pur essendo acerbo il film, mostra che sotto sotto, i contenuti ci sono, eccome se ci sono.
Prodotto da Carlo Verdone che fa pure una piccola parte nel film, è un film che merita senza dubbio una riscoperta.
O perché no, una rivalutazione.
Come promesso sto vedendo e recensendo i film che mi mancano diretti dai mitici fratelli romani, che si sono fatti le ossa coi videoclips e che 22 anni fa, sono approdati al grande schermo.
Un film piuttosto bistrattato dalla critica, per me ingiustamente, perché ha una trama a dir poco spassosissima, e in molti casi ci scappa persino una risata.
Il conte Dracula si innamora dell'Italia e intende visitarla, ma deve fare i conti con il razzismo degli italiani contro gli immigrati e anche ai pregiudizi.
Insomma la vita in Italia non è come se l'era immaginata guardando i programmi tv di Maria de Filippi.
In tutto questo casino, nasce l'amore per la bella zora, che intende vampirizzare.
MA, non ha fatto i conti con una gang di poliziotti che lo stanno ricercando.
Insomma avete capito, è la classica trama bislacca e divertentissima del duo di registi romani, devo dirlo, mi è piaciuto, anche se non lo reputo il migliore, per me il loro miglior film Ammore e Malavita seguito da Song e Napule due autentici capolavori.
Ma questo ti fa piegare in due dalle risate, e scusate se è poco.
Un film da rivalutare, sicuramente, ne consiglio la visione a tutti gli amici.



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