Torna l'appuntamento con i film per #LaPromessa2023 e oggi ho deciso di recensire Nouvelle Vague, diretto nel 1990, da Jean Luc Godard.
Ci sarebbe tanto da dire, specialmente su Godard, che voi sapete, è uno dei miei registi preferiti.
Ma cos'è Nouvelle Vague?
Pensieri letterari?
Un flusso di immagini senza un apparente senso?
Oppure un film capace di narrare una storia con tutti gli elementi sopracitati?
Fatto sta che la storia formata attraverso le sue liriche è un perfetto mistero che combacia su una storia mai così complessa eppure molto interessante e innovativa.
Godard crea la sua storia attraverso i dialoghi presi dalla letteratura che si incastra perfettamente alla storia.
Un consiglio cinefilo, mai sottovalutare un film, potreste smarrirci è vero, ma se state molto attenti la ricompensa sarà molto grande.
Se lo dico io, ci dovete credere.
In apparenza potrebbe essere un mistero che si avvolge su se stesso, ma così non è.
Il cinema sperimentale, soprattutto quello fatto dai grandi maestri della settima arte, offre numerosi spunti innovativi, e soprattutto nuovi linguaggi della narrazione
Una cosa simile l'ha fatta persino Lynch con il suo cinema, tanto per fare un esempio.
Nouvelle Vague e' un film sperimentale che non ha paura di sporcarsi le mani e decide di parlare attraverso altri linguaggi che difficilmente il grande pubblico coglierà.
Un film non alla portata di tutti ma grandissimo i cui attori protagonisti danno veramente il meglio di sé.
La cosa più interessante è la trama, che volutamente ho deciso di non raccontare perché questo film di Godard, si può soltanto guardare.
Buona Visione.
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