Trama
Joe Gillis, uno sceneggiatore squattrinato è morto, ed è proprio da morto che racconta la storia dell'incontro con un atrice del muto Norma Desmond ormai dimenticata che incontra per caso dopo avere sistemato la sua automobile nel garage perchè credeva che la sua casa fosse abbaondonata, il primo incontro tra i due è fatale, lei lo scambia per quello che le deve dare la bara per la sua scimmia, poi scoprendo che era uno sceneggiaore approfitta della situazione per cercare di tornare sulle scene, lui naturalmente non perde occasione per avere un riconoscimento anche da Hollywood, ma Norma vive soltanto del ricordo della diva che fu, nel salotto posano le foto di quando era famosa, ogni tanto si fa proiettare dal marito ora ridotto a farle da maggiordomo e che un tempo è stato il suo pigmalione uno dei suoi films...ma Norma si illude di poter ritornare sulle scene perchè nonostante la paramount l'abbia chiamata non lo ha fatto perchè erano interessati a farla lavorare così Joe rendendosi conto che Norma Desmond della quale è diventato l'amante è ormai un attrice tramontata scrive un altra sceneggiatura aiutato da un altra ragazza...
Joe Gillis, uno sceneggiatore squattrinato è morto, ed è proprio da morto che racconta la storia dell'incontro con un atrice del muto Norma Desmond ormai dimenticata che incontra per caso dopo avere sistemato la sua automobile nel garage perchè credeva che la sua casa fosse abbaondonata, il primo incontro tra i due è fatale, lei lo scambia per quello che le deve dare la bara per la sua scimmia, poi scoprendo che era uno sceneggiaore approfitta della situazione per cercare di tornare sulle scene, lui naturalmente non perde occasione per avere un riconoscimento anche da Hollywood, ma Norma vive soltanto del ricordo della diva che fu, nel salotto posano le foto di quando era famosa, ogni tanto si fa proiettare dal marito ora ridotto a farle da maggiordomo e che un tempo è stato il suo pigmalione uno dei suoi films...ma Norma si illude di poter ritornare sulle scene perchè nonostante la paramount l'abbia chiamata non lo ha fatto perchè erano interessati a farla lavorare così Joe rendendosi conto che Norma Desmond della quale è diventato l'amante è ormai un attrice tramontata scrive un altra sceneggiatura aiutato da un altra ragazza...
Commento
Un capolavoro assoluto, uno dei primi film che fanno uscire fuori cio' che la fabbrica dei sogni nasconde sapientemente sotto le tende del suo sipario, ma è anche un amara riflessione di chi diva lo fu' ai tempi in cui il sonoro non esisteva, Billy Wilder gioca sapientemente con la sua cinepresa mostrando per la prima volta e grazie alle straordinarie performance di William Holden (Joe Gills) e Gloria Swanson (Norma Desmond) come Hollywood abbia usato Norma Desmond e l'abbia resa celebre per poi buttarla nel dimenticatoio ed è questa la forza di Viale del tramonto, uno dei primi film che criticano il mondo dorato del cinema.
Appena la vediamo per la prima volta lei dice "Io sono ancora grande, è il cinema che è diventato piccolo!" questa è la frase più famosa del film e quando Norma la dice lo spettatore viene travolto come un pugno nello stomaco, Billy Wilder non fa di meno, accompagnandoci per mano facendoci vedere il marcio di Hollywood e quel marcio è raffigurato dalla figura di Norma una donna che vive di ricordi e che non accetta di essere ormai dimenticata, lei si vede ancora una diva, una star, ma ormai Hollywood l'ha dimenticata l'unico motivo per cui viene chiamata da Hollywood è perchè vogliono prestata la sua automobile per girare un film.
Billy Wilder da il meglio di se e mostra Norma che come attrice e diva tutti vogliono qualcosa da lei, il primo Joe Gillis che sfrutta la situazione per diventare qualcuno e quando questa occasione sfuma abbandona Norma per stare con un altra ragazza, il film è un'acuta analisi sul rapporto umano e suo sentimenti, Norma è fragile e spera di tornare sulle scene, Joe la sfrutta per interessi personali, La figura che mi ha colpita maggiormente è quella di Max, il marito ridotto a farle da maggiordomo, una figura che rattrista e che ti mette una rabbia incredibile.
Norma nella sua follia lo ha recluso nella sua casa non permettendogli di continuare la sua cariera registica proprio come Hollywood ha recluso lei dimenticandola, lei con la sua smania di divismo ha calpestato la personalità del marito (un tempo suo pigmalione), iniziando a non ragionare più.
La sua follia prenderà il sopravvento nel finale quando si rende conto che non può calpestare Joe come ha fatto con il marito...per questo motivo Joe muore...e lei nella patetica scena finale scende le scale come una vera diva non rendendosi conto che non è sul set di un film ma è la polizia che è venuta ad arrestarla.
Un capolavoro assoluto, uno dei primi film che fanno uscire fuori cio' che la fabbrica dei sogni nasconde sapientemente sotto le tende del suo sipario, ma è anche un amara riflessione di chi diva lo fu' ai tempi in cui il sonoro non esisteva, Billy Wilder gioca sapientemente con la sua cinepresa mostrando per la prima volta e grazie alle straordinarie performance di William Holden (Joe Gills) e Gloria Swanson (Norma Desmond) come Hollywood abbia usato Norma Desmond e l'abbia resa celebre per poi buttarla nel dimenticatoio ed è questa la forza di Viale del tramonto, uno dei primi film che criticano il mondo dorato del cinema.
Appena la vediamo per la prima volta lei dice "Io sono ancora grande, è il cinema che è diventato piccolo!" questa è la frase più famosa del film e quando Norma la dice lo spettatore viene travolto come un pugno nello stomaco, Billy Wilder non fa di meno, accompagnandoci per mano facendoci vedere il marcio di Hollywood e quel marcio è raffigurato dalla figura di Norma una donna che vive di ricordi e che non accetta di essere ormai dimenticata, lei si vede ancora una diva, una star, ma ormai Hollywood l'ha dimenticata l'unico motivo per cui viene chiamata da Hollywood è perchè vogliono prestata la sua automobile per girare un film.
Billy Wilder da il meglio di se e mostra Norma che come attrice e diva tutti vogliono qualcosa da lei, il primo Joe Gillis che sfrutta la situazione per diventare qualcuno e quando questa occasione sfuma abbandona Norma per stare con un altra ragazza, il film è un'acuta analisi sul rapporto umano e suo sentimenti, Norma è fragile e spera di tornare sulle scene, Joe la sfrutta per interessi personali, La figura che mi ha colpita maggiormente è quella di Max, il marito ridotto a farle da maggiordomo, una figura che rattrista e che ti mette una rabbia incredibile.
Norma nella sua follia lo ha recluso nella sua casa non permettendogli di continuare la sua cariera registica proprio come Hollywood ha recluso lei dimenticandola, lei con la sua smania di divismo ha calpestato la personalità del marito (un tempo suo pigmalione), iniziando a non ragionare più.
La sua follia prenderà il sopravvento nel finale quando si rende conto che non può calpestare Joe come ha fatto con il marito...per questo motivo Joe muore...e lei nella patetica scena finale scende le scale come una vera diva non rendendosi conto che non è sul set di un film ma è la polizia che è venuta ad arrestarla.
Da collezionare
Eh... ma questo è un capolavoro intramontabile.
RispondiEliminaSecondo me è il miglior film di Billy Wilder ^^
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