Un terrorista torna in italia e si rifà una vita come persona rispettabile, con casa moglie e una nuova identità, diventa una persona molto ricca grazie all'aiuto di una persona che lo fa intraprendere una strada in una azienda, ma per fare questo visto che si trovava in nordamerica, si consegna alla polizia e fa i nomi dei suoi precedenti compagni, così scontata una pena minima, esce per buona condotta e comincia la sua vita da normale cittadino, fino a quando i suoi vecchi compagni si fanno vivi per vendicarsi del suo tradimento...
Un film estremo terrificante, non perchè sgorga sangue, o ci sono scene splatter e via dicendo, ma per la crudeltà del protagonista nel cancellare ogni traccia del suo passato, lui non guarda in faccia nessuno, e per proteggere quello che ha costruito a spese dei suoi ex compagni è capace di fare qualsiasi cosa, anche di uccidere, in parole povere, lui vuole che niente e nessuno intacchi la sua vita di persona rispettabile, altrimenti esce fuori una violenza senza limiti che trasforma in mostro un "tranquillo signore onesto e per bene".
Non vi stupite delle mie virgolette, questo signore qui è davvero un mostro che non guarda in faccia niente e nessuno, neanche quando alla fine si trova di fronte alla ragazza che ha deciso di sposare...ma non vi dico altro per non rovinarvi la sorpresa.
E c'è una sorpresa in questo film ed è Michele Soavi, regista di cui avevo sentito parlare tempo fa e che ancora non avevo visto niente di lui fino a questo film.
La sua regia è in assoluto tagliente e graffiante, nessuno è come appare, e tanto meno è innocente, ma ogni colpa viene lavata a discapito di vite altrui che devono sottostare purchè una persona diventi pulita.
Ma la pulizia è solo esteriore, prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, non si può sempre uccidere la gente per proteggere la tua bambaggia...
E Michele Soavi racconta questo mondo pulito che tanto pulito non è, l'immagine di se viene fatta a pezzi ed è proprio lo spettatore che vede cosa si nasconde dietro la rispettabilità e l'onestà...le cose non sono mai come appaiono agli occhi di tutti Giorgio - un bravissimo Alessio Boni che solo la sua presenza merita la visione del film - decise di far fuori il suo passato e cambiare vita...la fine è didascalica, ha vinto lui? Non lo sapremo mai, il regista ha deciso di ometterlo, forse perchè un po' voleva raccontare la storia di un antieroe, e diciamo che ci è riuscito in pieno.
Voto: 7
Un film estremo terrificante, non perchè sgorga sangue, o ci sono scene splatter e via dicendo, ma per la crudeltà del protagonista nel cancellare ogni traccia del suo passato, lui non guarda in faccia nessuno, e per proteggere quello che ha costruito a spese dei suoi ex compagni è capace di fare qualsiasi cosa, anche di uccidere, in parole povere, lui vuole che niente e nessuno intacchi la sua vita di persona rispettabile, altrimenti esce fuori una violenza senza limiti che trasforma in mostro un "tranquillo signore onesto e per bene".
Non vi stupite delle mie virgolette, questo signore qui è davvero un mostro che non guarda in faccia niente e nessuno, neanche quando alla fine si trova di fronte alla ragazza che ha deciso di sposare...ma non vi dico altro per non rovinarvi la sorpresa.
E c'è una sorpresa in questo film ed è Michele Soavi, regista di cui avevo sentito parlare tempo fa e che ancora non avevo visto niente di lui fino a questo film.
La sua regia è in assoluto tagliente e graffiante, nessuno è come appare, e tanto meno è innocente, ma ogni colpa viene lavata a discapito di vite altrui che devono sottostare purchè una persona diventi pulita.
Ma la pulizia è solo esteriore, prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, non si può sempre uccidere la gente per proteggere la tua bambaggia...
E Michele Soavi racconta questo mondo pulito che tanto pulito non è, l'immagine di se viene fatta a pezzi ed è proprio lo spettatore che vede cosa si nasconde dietro la rispettabilità e l'onestà...le cose non sono mai come appaiono agli occhi di tutti Giorgio - un bravissimo Alessio Boni che solo la sua presenza merita la visione del film - decise di far fuori il suo passato e cambiare vita...la fine è didascalica, ha vinto lui? Non lo sapremo mai, il regista ha deciso di ometterlo, forse perchè un po' voleva raccontare la storia di un antieroe, e diciamo che ci è riuscito in pieno.
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