Tutto inizia in un laboratorio di ricerca dove sono isolate delle scimmie infette, in questo laboratorio entrano degli animalisti per liberare le scimmie, causando l'epidemia di virus contagiosissima che trasforma le persone in zombie...l'epidemia si diffonde a macchia d'olio in inghilterra, senza possibilità di fermare in qualche modo il virus.
Poi il film comincia davvero, e c'è un ragazzo disteso su un letto d'ospedale, esce dall'edificio, e trova la devastazione più totale, nel suo cammino incotra altre persone che sono scampate dal virus, sarà una questione di vita o di morte salvarsi la vita.
Un film angosciante, allucinante, dove l'elemento di paura si concentra sull'apocalisse di un epidemia incontrollabile e imbattibile, in cui non c'è possibilità di fuga.
Danny Boyle pur non essendo un regista di film horror, ha la capacità di farti entrare nella pellicola e di inchiodarti alla poltrona, non è da tutti riuscire a fare una cosa del genere quando si dirige un film.
Un film dall'impatto incredibile, che risulta uno dei migliori horror del 21esimo secolo, sia stilistsicamente, sia per quanto riguarda i contenuti, nulla è lasciato al caso, e tutti possono diventare al tempo stesso, vittime e carnefici, e qui l'istinto di sopravvivenza umano esce in tutto il suo egoismo, soprattutto nelle scene in cui il gruppo, sta con i militari, lì esce tutto lo schifo degli esseri umani.
Danny Boyle conosce bene che l'argomento del film non è del tutto originale, ma è capace di trascendere le altre opere dello stesso genere, riuscendo a dirigere un film nuovo, unico, inquietante.
Si questo film inquieta perchè crea uno stato di panico incombente - cosa che manca ad altre pellicole recenti dello stesso genere - la paura dell'ignoto, di non riuscire a sopravvire e cosa si nasconde vicino a noi, sono talmente col fiato sul collo, che è impossibile non cercare di salvarsi il culo.
E questo film sottolinea benissimo questi stati d'animo.
Voto: 8
Poi il film comincia davvero, e c'è un ragazzo disteso su un letto d'ospedale, esce dall'edificio, e trova la devastazione più totale, nel suo cammino incotra altre persone che sono scampate dal virus, sarà una questione di vita o di morte salvarsi la vita.
Un film angosciante, allucinante, dove l'elemento di paura si concentra sull'apocalisse di un epidemia incontrollabile e imbattibile, in cui non c'è possibilità di fuga.
Danny Boyle pur non essendo un regista di film horror, ha la capacità di farti entrare nella pellicola e di inchiodarti alla poltrona, non è da tutti riuscire a fare una cosa del genere quando si dirige un film.
Un film dall'impatto incredibile, che risulta uno dei migliori horror del 21esimo secolo, sia stilistsicamente, sia per quanto riguarda i contenuti, nulla è lasciato al caso, e tutti possono diventare al tempo stesso, vittime e carnefici, e qui l'istinto di sopravvivenza umano esce in tutto il suo egoismo, soprattutto nelle scene in cui il gruppo, sta con i militari, lì esce tutto lo schifo degli esseri umani.
Danny Boyle conosce bene che l'argomento del film non è del tutto originale, ma è capace di trascendere le altre opere dello stesso genere, riuscendo a dirigere un film nuovo, unico, inquietante.
Si questo film inquieta perchè crea uno stato di panico incombente - cosa che manca ad altre pellicole recenti dello stesso genere - la paura dell'ignoto, di non riuscire a sopravvire e cosa si nasconde vicino a noi, sono talmente col fiato sul collo, che è impossibile non cercare di salvarsi il culo.
E questo film sottolinea benissimo questi stati d'animo.
Voto: 8
Un film che nella sua "non-originalità" è diventato un cult. Speriamo che danny sappia ritornare a questi fasti!
RispondiEliminalo spero anch'io, anche se l'ultimo film non è niente male, In trance, prossimamente lo dovrei recensire :)
EliminaPer me si slava solo la seconda parte, sicuramente più interessante. Comunque a suo modo un cult.
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