Un Thriller anomalo.
Nicolas Roeg è un regista che mi stuzzica il palato, soprattutto dopo che ho visto due dei suoi film, questo è il terzo che vedo e che viene dopo A Venezia, un dicembre Rosso Shocking e Il Lenzuolo Viola nel quale recitava la sua futura moglie Theresa Russell coprotagonista di questo thriller ricco di sorprese.
Si è ricco di sorprese, sorprese che arrivano quando meno te lo aspetti, in un film girato benissimo da un regista che sa come costruire una trama inquietante.
Un film che non può essere classificato come un semplice Thriller, ma qualcosa di più: innanzitutto abbiamo una sottotrama sovrannaturale, il che non guasta mai, e devo dire che adoro i film con le sottotrame, una coppia è in vacanza, ma ormai è in crisi da tempo, ma basta un incidente purchè il marito ci resta secco, ma è davvero così o si nasconde altro?
Io credo che Nicolas Roeg è un regista da scoprire e rivalutare innanzitutto perchè è capace di tenere alta la tensione e di inquietare con pochissime e semplici scene, bravissima anche Theresa Russell in questo ruolo difficile e complesso di una moglie che cerca di scoprire cosa si nasconde dietro la morte del marito, ma ahimè quando deve decollare si sgonfia subito aggiungendo misticismo che non centra niente facendo in modo che il film si perda laddove deve essere avvincente e coinvolgente.
Insomma questo marito mezzo morto o meno ha fatto tutto per far tornare la moglie da lui?
Chi lo sa, la cosa fondamentale è che Roeg stavolta sbaglia quando deve dare il meglio di se - di cui è capace di fare guarda i due titoli recensiti prima di questo - perchè se la prima parte del film avvince e incolla lo spettatore alla poltrona con scelte azzeccatissime, nella seconda parte perde aggiungendo misticismo e moralismo insieme, l'origine letteraria peggiora ulteriormente le cose, perchè se da una parte il regista è capace di coinvolgere il pubblico, da un altra distoglie l'attenzione dalla trama adducendo a buonismo che con la trama del film non centra niente.
In conclusione, il film ha tutte le carte in tavola per essere grandissimo, ma il regista non vuole osare più di tanto, ma sappiamo che quando osa è capace di fare grandi cose, chissà perchè con questo film non ha voluto farlo.
Voto: 6 e 1/2 e sono stata buona :)
Nicolas Roeg è un regista che mi stuzzica il palato, soprattutto dopo che ho visto due dei suoi film, questo è il terzo che vedo e che viene dopo A Venezia, un dicembre Rosso Shocking e Il Lenzuolo Viola nel quale recitava la sua futura moglie Theresa Russell coprotagonista di questo thriller ricco di sorprese.
Si è ricco di sorprese, sorprese che arrivano quando meno te lo aspetti, in un film girato benissimo da un regista che sa come costruire una trama inquietante.
Un film che non può essere classificato come un semplice Thriller, ma qualcosa di più: innanzitutto abbiamo una sottotrama sovrannaturale, il che non guasta mai, e devo dire che adoro i film con le sottotrame, una coppia è in vacanza, ma ormai è in crisi da tempo, ma basta un incidente purchè il marito ci resta secco, ma è davvero così o si nasconde altro?
Io credo che Nicolas Roeg è un regista da scoprire e rivalutare innanzitutto perchè è capace di tenere alta la tensione e di inquietare con pochissime e semplici scene, bravissima anche Theresa Russell in questo ruolo difficile e complesso di una moglie che cerca di scoprire cosa si nasconde dietro la morte del marito, ma ahimè quando deve decollare si sgonfia subito aggiungendo misticismo che non centra niente facendo in modo che il film si perda laddove deve essere avvincente e coinvolgente.
Insomma questo marito mezzo morto o meno ha fatto tutto per far tornare la moglie da lui?
Chi lo sa, la cosa fondamentale è che Roeg stavolta sbaglia quando deve dare il meglio di se - di cui è capace di fare guarda i due titoli recensiti prima di questo - perchè se la prima parte del film avvince e incolla lo spettatore alla poltrona con scelte azzeccatissime, nella seconda parte perde aggiungendo misticismo e moralismo insieme, l'origine letteraria peggiora ulteriormente le cose, perchè se da una parte il regista è capace di coinvolgere il pubblico, da un altra distoglie l'attenzione dalla trama adducendo a buonismo che con la trama del film non centra niente.
In conclusione, il film ha tutte le carte in tavola per essere grandissimo, ma il regista non vuole osare più di tanto, ma sappiamo che quando osa è capace di fare grandi cose, chissà perchè con questo film non ha voluto farlo.
Voto: 6 e 1/2 e sono stata buona :)
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