Ecco la nipotina del grande Francis Ford Coppola, alla sua opera prima cinematografica.
Devo dire un film decisamente delizioso, pur presentando qualche sbavatura, Gia Coppola dirige il suo primo lungometraggio, traducendo per lo schermo il romanzo di James Franco che è uno degli interpreti del film.
La storia si concentra su quattro adolescenti che vivono nell'esclusivo quartiere di Palo Alto california, con alti e bassi della vita adolescenziale, alle prese con le prime difficoltà della vita, vivendo con ribellione la loro adolescenza, tra droga sesso e violenza, mentre gli adulti intorno a loro fanno finta di non vedere niente.
Nonostante tutto prima o poi devono scendere a patti con le loro scelte e scegliere la strada da percorrere per continuare a vivere.
Il film, non è certamente un capolavoro, ma mostra una consapevolezza nel mostrare una storia di adolescenti ben diversa da come vengono esteriorizzati da certi film, pur mostrando ancora immaturità nel parlare al pubblico, ha comunque una sicurezza di se che certamente porterà lontano la piccola Gia Coppola.
Il film è piacevole, si lascia vedere bene anche per il suo essere scorrevole e per nulla pesante, questi quattro adolescenti sono rappresentati esattamente come appaiono, non mostrando stereotipi, e questo è di gran lunga un pregio che un difetto.
Certamente il romanzo da cui è tratto il film è di gran lunga migliore, ma siccome sto giudicando il film mi limito a quello, se un giorno dovessi leggere il libro, poi il confronto sarà decisamente più ampio.
Adolescenti, che vengono rappresentati come ragazzi normali alle prese coi problemi di tutti i giorni, c'è April - una brava Emma Roberts - che si innamora del professore di educazione fisica, poi un altro ragazzo che ha commesso una bravata con degli amici e deve fare delle ore di volontariato per scontare la pena, poi ci sono altri ragazzi che vivono con ribellione l'adolescenza, mentre il mondo degli adulti è fin troppo concentrato su se stesso.
Un film non perfetto, ma capace di coinvolgere nonostante sia un opera prima, e di certo non è cosa da poco, la stoffa non manca, ma la piccola Gia deve comunque maturare, aspettiamo il film successivo per fare un resoconto più lucido sul suo talento.
Voto: 6 e 1/2
Devo dire un film decisamente delizioso, pur presentando qualche sbavatura, Gia Coppola dirige il suo primo lungometraggio, traducendo per lo schermo il romanzo di James Franco che è uno degli interpreti del film.
La storia si concentra su quattro adolescenti che vivono nell'esclusivo quartiere di Palo Alto california, con alti e bassi della vita adolescenziale, alle prese con le prime difficoltà della vita, vivendo con ribellione la loro adolescenza, tra droga sesso e violenza, mentre gli adulti intorno a loro fanno finta di non vedere niente.
Nonostante tutto prima o poi devono scendere a patti con le loro scelte e scegliere la strada da percorrere per continuare a vivere.
Il film, non è certamente un capolavoro, ma mostra una consapevolezza nel mostrare una storia di adolescenti ben diversa da come vengono esteriorizzati da certi film, pur mostrando ancora immaturità nel parlare al pubblico, ha comunque una sicurezza di se che certamente porterà lontano la piccola Gia Coppola.
Il film è piacevole, si lascia vedere bene anche per il suo essere scorrevole e per nulla pesante, questi quattro adolescenti sono rappresentati esattamente come appaiono, non mostrando stereotipi, e questo è di gran lunga un pregio che un difetto.
Certamente il romanzo da cui è tratto il film è di gran lunga migliore, ma siccome sto giudicando il film mi limito a quello, se un giorno dovessi leggere il libro, poi il confronto sarà decisamente più ampio.
Adolescenti, che vengono rappresentati come ragazzi normali alle prese coi problemi di tutti i giorni, c'è April - una brava Emma Roberts - che si innamora del professore di educazione fisica, poi un altro ragazzo che ha commesso una bravata con degli amici e deve fare delle ore di volontariato per scontare la pena, poi ci sono altri ragazzi che vivono con ribellione l'adolescenza, mentre il mondo degli adulti è fin troppo concentrato su se stesso.
Un film non perfetto, ma capace di coinvolgere nonostante sia un opera prima, e di certo non è cosa da poco, la stoffa non manca, ma la piccola Gia deve comunque maturare, aspettiamo il film successivo per fare un resoconto più lucido sul suo talento.
Voto: 6 e 1/2
a me è piaciuto parecchio!
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