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The Whale

 

Ci vuole stomaco per apprezzare questo film.
Ve lo dico col cuore in mano, perché è molto più facile accusarlo di grassofobia (che cosa? stiamo scherzando vero?) che guardarlo per quello che è.
Non ci si può trincerare nella grassofobia, l'obesità è un serio problema di salute e molte persone muoiono per questo motivo.
Sarebbe più sincero vederlo per quello che è, un film coraggioso che parla schiettamente di obesità senza ipocrisia, e di questo dobbiamo ringraziare Darren Aronofsky e soprattutto Samuel D Hunter, autore anche della Piéce teatrale dalla quale è tratto il film.
Ma di cosa parla esattamente The Whale?
The Whale racconta l'ultima settimana di vita di Charlie interpretato da uno strepitoso Brendan Fraser, bentornato e quanto mi sei mancato, recentemente premiato con l'oscar al migliore attore protagonista, e lo dico subito, ho tifato per lui, anche perché ho subito pensato che la sua interpretazione fosse la migliore dell'anno.
Non c'era gara, l'oscar al migliore attore era suo, DOVEVA essere suo, dunque, il film racconta l'ultima settimana di vita di Charlie, un professore gravemente obeso a causa della morte del compagno che amava tanto, in questa settimana vuole riallacciare i rapporti con la figlia per redimersi del fatto di averla abbandonata.
La sua e lo sa già, è una battaglia già persa, non vuole affatto guarire dalla sua situazione, il suo dolore è talmente profondo e lacerante che ha accettato il fatto che sta per morire, per ricongiungersi all'amore della sua vita, il vero amore della sua vita, colui per il quale ha abbandonato moglie e figlia: Alan.
Charlie insegna online e per tutto il tempo tiene spenta la webcam, per non farsi vedere, perché ha vergogna di se, e solo all'ultimo si fa vedere, con lo sgomento dei suoi alunni - ecco perché il film non può essere accusato di grassofobia, nonostante il regista e l'autore non siano obesi - io non ho pianto per tutto il tempo, fino alla scena catartica finale, lì non ho retto l'emozione, e sono riuscita a capire Charlie e il suo amore per sua figlia, che va oltre tutto, e sarà proprio quell'amore a dargli la pace necessaria per raggiungere la luce.
Possiamo renderci antipatico Charlie a volte l'avrei preso a schiaffi anche io, preso per le orecchie e portato in ospedale per curarsi e guarire con una sana dieta, l'unica persona a prendersi cura di lui è una donna orientale, che poi scopriamo essere la sorella di Alan.
Da sempre sono stata fan di Brendan Fraser, e ultimamente sono rimasta sconcertata del fatto che non lavorasse più come prima, fino all'uscita di questo film al festival di Venezia, dove mi sono promessa di vederlo, e l'ho visto proprio oggi fino a recensirlo alla fabbrica per voi.
Forse il film non è del tutto perfetto, ma porca miseria, lasciatemelo dire è un bellissimo film, che merita ben più che una sola visione, e ve lo dico col cuore in mano.
Per me è  uno dei migliori film dell'anno, questo senza ombra di dubbio.

Ratings ⭐⭐⭐⭐1/2





Commenti

  1. Un film difficilissimo ed intenso, come ognuno dei suoi protagonisti. Non credo che lo rivedrò tanto presto, perché mi ha spezzata, ma sono tanto contenta per Fraser, che si merita solo il meglio.

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    1. Io sono contenta che sia tornato sulla cresta dell'onda, è un attore straordinario e l'oscar è stato strameritato

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  2. non manca nulla a questo film: attore, regista, grande storia da raccontare... guarderò.

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    1. Robertino questo è un filmone, guardalo il più presto che puoi ^_^

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  3. Risposte


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