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Io ti Salverò


 Ancora Hitchcock?
Ebbene si.
Dopo la sua partecipazione alla rubrica *Gli Indimenticabili ho pensato di recensire altri film e stasera, è il turno di Io Ti Salverò, primo film che ha girato con la grande Ingrid Bergman e Gregory Peck.
In una clinica psichiatrica, un giovane medico Antonio Edwards sostituisce un altro medico andato in pensione.



Si scoprirà che il giovane ha una strana fobia legata alle righe nere su spazi bianchi, e che la sua scrittura è diversa dal vero dottor Edwards, la domanda che si pone lo spettatore è, dov'è finito il dottor Edwards? E chi è il giovane che sembra aver preso il suo posto? E' forse lui l'assassino?
Costanza si innamora di lui, e fa di tutto per scoprire la sua identità e fargli superare la sua paura, riuscirà anche a capire se è stato lui l'assassino di Edwards?
Alfred Hitchcock dirige un film molto psicologico, che riesce a coinvolgere lo spettatore mettendo in scena una storia d'amore, tra una donna decisa a fare uscire la verità a tutti i costi, e che crede nella sua innocenza.
Costanza vuole salvare l'uomo che ama, ci riuscirà?
La capacità che aveva Hitchcock di inscenare una storia d'amore in una trama gialla è sorprendente, consideriamo anche il fatto che la parte del sogno l'ha curata un artista surrealista, la rende un opera immensa, capace di incollarti letteralmente alla poltrona, finché non capisci come finirà la storia.
Tutto in questo film è bellissimo, dalla storia alla colonna sonora, curato nei minimi particolari, è un film narrativo, e lascia che lo spettatore si avvicini ai protagonisti, comprendendo le ragioni, i sentimenti, gli umori e anche le paure.
Io pensavo che il mostro prima o poi sarebbe uscito, invece il finale mi ha lasciata sorpresa, per me è un piccolo ma grande capolavoro, perché?
Solo la scena del sogno vale la visione del film, solo quella? Diciamo che la parte onirica gioca un ottima partita per la soluzione del finale e sbrogliare l'intricata matassa, il resto lo fanno i due protagonisti Peck e la Bergman sono perfetti per i loro ruoli, e lasciano lo spettatore col dubbio che magari quel giovane medico potrebbe essere estremamente pericoloso, fino allo stravolgimento del caso in cui si scopre anche l'assassino di Edwards.
La scena del sogno l'ha curata Salvador Dalì ed è la più surreale ed enigmatica del film, appena ci arrivi sembra di perderti, poi capisci che è un rebus per il sorprendente finale.
A torto pensato come uno dei minori film di Hitchcock, io penso invece che sia un capolavoro.
Buona Visione.

Ratings ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️







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