L'Uomo che vide L'Infinito

 

Questa è la storia di un genio.

Una storia vera, di un giovane capace di risolvere con facilità qualsiasi calcolo senza alcun problema, i numeri sono il suo linguaggio, ma questa sua qualità viene fatta notare da un gruppo di accademici in cui il giovane indiano va a lavorare.

Srinivasa Ramanujan  è il nome del giovane, che viene preso sotto l'ala protettrice del professor GH Hardy, l'unico che crede in lui e nelle sue sorprendenti scoperte di calcolo, anche se vuole che il giovane rispetti i criteri di dimostrazione delle sue formule.

La cosa non è facile anche perché gli emeriti professori hanno dei pregiudizi sugli stranieri, in particolare sugli indiani.

Lui, che per seguire e realizzare questo sogno, ha lasciato la moglie sposata da poco, e l'india il suo paese, per lavorare come contabile, fino a che con una lettera non è riuscito ad entrare in una prestigiosa accademia come Cambridge.

Una mente così eccelsa, e così innovatrice, ha però una malattia incurabile per l'epoca, la tubercolosi, che se lo porta via giovanissimo due anni dopo la fine della grande guerra.

Arriverà grazie al suo grandissimo talento, a diventare un docente di Cambridge nonostante i pregiudizi dei professori, grazie al volere dell'unico che crede in lui, il professor Hardy con cui stringerà fin da subito un affettuoso rapporto.

Un film bellissimo, che narra una storia incredibile, interpretato da un attore indiano Dev Patel nel ruolo di Ramanujan  e in quelli del professore suo amico troviamo Jeremy Irons con un ruolo molto tenero che entra subito in simpatia.

Film decisamente da vedere, se non l'avete ancora visto, sono sicura che vi conquisterà come ha fatto con me.

I biopic non sono mai facili, specie quelli che parlano di persone che devono lottare per ottenere un posto nel mondo e vengono da un altro paese.

Il regista inoltre sa dosare bene le personalità dei suoi protagonisti, e riesce nell'intento di essere realistico con un film capace anche di far riflettere su altri temi come i pregiudizi razziali.

Da vedere.

Ratings ⭐️⭐️⭐️