Seguito più o meno ufficiale di Never Back Down anche se questa volta la storia è differente come il regista e i protagonisti.
Ci troviamo di fronte un altro film, ma il centro di tutto sta nella rabbia dei protagonisti, è un film incentrato su un bivio, quello del cambiamento e della crescita.
Il centro di tutto è un giovane, Mike, che ha la retina mezza staccata e non può più combattere, ma ha alle spalle una storia triste, il padre è andato via con un uomo, e questo lo mette al centro di sghignazzamenti da parte dei compagni.
A complicare le cose si ci mette anche un gruppo che ci va pesante con i combattimenti, a dare una mano al giovane è un ex campione che ora allena con problemi giudiziari legati al razzismo, ma dentro è una persona onesta che mette subito in chiaro come intende allenarli, non devono far del male a nessuno.
Chiarite le regole i giovani cominciano ad allenarsi per la gara, ma la rabbia di uno di loro rischia di complicare le cose all'allenatore.
Secondo capitolo un po' sottotono rispetto al primo, ma che nonostante i difetti riesce a intrattenere abbastanza per una serata di break con gli amici.
Per chi ama i film d'azione e di combattimento, per voi maschietti soprattutto, dovrebbe essere l'ideale soprattutto per passare tempo.
Cosa c'è che non va? Innanzitutto anche se il titolo suggerisce un sequel del primo Never back down - per leggere la recensione clicca il link sopra - è una storia completamente opposta, ma che ha al centro lo stesso combattimento.
Ma qui abbiamo anche una sorta di esercizio di formazione, dove i protagonisti devono crescere e fare la scelta giusta che li avvicini alla vita.
Poi vabbè ci sono i cattivi, i buoni, c'è l'ex campione con gli ideali ma che è la persona che li farà maturare rispetto agli altri e via di seguito.
Il film sembra qualcosa di già visto e sentito, e non offre di certo nulla di nuovo, solo sano divertimento, anche se avvolte si può cercare altro che semplice divertimento.
NON MALE.
Ci troviamo di fronte un altro film, ma il centro di tutto sta nella rabbia dei protagonisti, è un film incentrato su un bivio, quello del cambiamento e della crescita.
Il centro di tutto è un giovane, Mike, che ha la retina mezza staccata e non può più combattere, ma ha alle spalle una storia triste, il padre è andato via con un uomo, e questo lo mette al centro di sghignazzamenti da parte dei compagni.
A complicare le cose si ci mette anche un gruppo che ci va pesante con i combattimenti, a dare una mano al giovane è un ex campione che ora allena con problemi giudiziari legati al razzismo, ma dentro è una persona onesta che mette subito in chiaro come intende allenarli, non devono far del male a nessuno.
Chiarite le regole i giovani cominciano ad allenarsi per la gara, ma la rabbia di uno di loro rischia di complicare le cose all'allenatore.
Secondo capitolo un po' sottotono rispetto al primo, ma che nonostante i difetti riesce a intrattenere abbastanza per una serata di break con gli amici.
Per chi ama i film d'azione e di combattimento, per voi maschietti soprattutto, dovrebbe essere l'ideale soprattutto per passare tempo.
Cosa c'è che non va? Innanzitutto anche se il titolo suggerisce un sequel del primo Never back down - per leggere la recensione clicca il link sopra - è una storia completamente opposta, ma che ha al centro lo stesso combattimento.
Ma qui abbiamo anche una sorta di esercizio di formazione, dove i protagonisti devono crescere e fare la scelta giusta che li avvicini alla vita.
Poi vabbè ci sono i cattivi, i buoni, c'è l'ex campione con gli ideali ma che è la persona che li farà maturare rispetto agli altri e via di seguito.
Il film sembra qualcosa di già visto e sentito, e non offre di certo nulla di nuovo, solo sano divertimento, anche se avvolte si può cercare altro che semplice divertimento.
NON MALE.
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