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Un sapore di ruggine e ossa

Ennesimo film francese in cui si toccano vette di grandi emozioni, esistono piccoli film capaci di suscitare interesse e conquistare, ma sono pochi quelli che toccano con semplicità il cuore di chi li guarda: uno di questi è senza dubbio Un sapore di ruggine e ossa.
Diretto da un Jaques Audiard che qualche anno fa ha diretto Il profeta, questa seconda pellicola che esce anche da noi è una storia d'amore tra due persone, lui è Ali un buttafuori in una discoteca, e incontra una ragazza Stephane che avrà un incidente in cui perde le gambe, all'inizio non si comprende la coincidenza del loro incontro, destinato a cambiare la vita di entrambi, lui è un padre che deve ricucire il rapporto con suo figlio Sam ormai logoro, dopo che c'è stata la morte della moglie. Il bambino vive con la sorella di lui e non parla con il padre, poi piano piano grazie all'incidente della ragazza con cui instaura una relazione d'amore, padre e figlio si ritroveranno, a complicare le cose ci sarà l'imbroglio della sorella fatto nel posto di lavoro che lui denuncerà...
E' un film che mi ha colpito molto, soprattutto per la semplicità di due persone così lontane eppure così vicine, due vite si incontrano e la vita per loro cambia, niente sarà più lo stesso.
E' il coraggio di essere onesti, che ha cambiato particolarmente il protagonista del film grazie all'amore della ragazza, ma c'è anche il dono dell'altruismo verso coloro che sono più sfortunati di noi, tornare a vivere per la ragazza non sarà una cosa facile, ma grazie all'amore di Ali trova il coraggio di fidarsi e di continuare a vivere, nonostante tutto riesce pure a farsi impiantare delle gambe finte.
La vita continua ed è più semplice viverla accanto a una persona che con tanto amore riesce a farti continuare, perchè il cuore e il corpo sono cose differenti.
Un film d'amore capace di far riflettere sulle cose più importanti della vita, e capace di emozionare e colpire al cuore dall'inizio alla fine, bravissimi i due protagonisti, soprattutto Marion Cotillard, un attrice di grande talento che riesce ad essere naturale in qualsiasi ruolo recita, in questo ruolo da alla sua Stephane un aura di speranza e di forza.
In regia abbiamo Jaques Audiard, un autore interessante, di cui sentiremo ancora parlare ne sono sicura, la sua regia è asciutta, precisa, senza nessuna sbavatura, non dirige il classico film d'amore che riempe di cleenex, no, lui dirige un film d'amore capace di toccare le corde delle emozioni e di far riflettere sulle cose fondamentali della vita, e scusate se è poco.
DA NON PERDERE


Commenti

  1. Bellissimo ma forse un po' troppo pesante per i miei gusti. Nonostante la speranza finale, qualche tragedia la si poteva evitare!

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  2. Audiard è un grandissimo regista purtroppo troppo avaro con i suoi fans in termini di film. Se non li hai visti recupera anche i titoli precedenti a Il profeta, non te ne pentirai!

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  3. Invito - italiano
    Io sono brasiliano.
    Dedicato alla lettura di qui, e visitare il suo blog.
    ho anche uno, soltanto molto più semplice.
    'm vi invita a farmi visita, e, se possibile seguire insieme per loro e con loro. Mi è sempre piaciuto scrivere, esporre e condividere le mie idee con le persone, a prescindere dalla classe sociale, credo religioso, l'orientamento sessuale, o, di Razza.
    Per me, ciò che il nostro interesse è lo scambio di idee, e, pensieri.
    'm lì nel mio Grullo spazio, in attesa per voi.
    E sto già seguendo il tuo blog.
    Forza, pace, amicizia e felicità
    Per te, un abbraccio dal Brasile.
    www.josemariacosta.com

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