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Il Filo Nascosto

Cos'è l'amore? Cos'è la passione?
Molto spesso nei cosidetti film d'amore viene messo tutto davanti allo spettatore, in modo che può benissimo empatizzare con i personaggi, senza magari indugiare sulla loro vita, sui loro difetti, le loro ossessioni, o le loro idiosincrasie.
Paul Thomas Anderson dirige un film emblematico, che rappresenta il fulcro di una personalità problematica, ossessionata dalla figura materna di cui è rimasto legato, un genio della sartoria che è incapace di vivere una vita perché non è riuscito a superare il dolore della perdita della madre.

Reinolds Woodcock è un uomo di successo, un geniale sarto che praticamente dedica tutta la sua esistenza al suo lavoro, non è sposato e dirige la casa di moda con sua sorella Cyrill, che gestisce il lato amministrativo.
I suoi sontuosi abiti vanno a ruba nell'alta società londinese, ma a rompere la tranquillità e la calma della sua esistenza è una giovane cameriera Alma, che non accetta il ruolo che Reinolds ha deciso per lui, un manichino, una modella un trofeo da utilizzare solo per il suo lavoro.
Alma a differenza di Reinolds è una donna forte, che nonostante abbia accettato di diventare sua musa ispiratrice, vuole anche vivere una normale storia d'amore.
Cosa assai difficile per l'iperdisciplinato e perfezionista Reinolds Woodcock.
L'unico modo per farsi amare è utilizzare un espediente un po' meschino, ma efficace affinché perda ogni controllo e si trasformi in un cucciolo che ha bisogno d'amore.
Paul Thomas Anderson, è ormai una garanzia di grande cinema, è inutile girarci intorno, e spero che quest'anno qualche statuetta la piglia questo film, perché veramente lo merita, anche se non è un capolavoro, evidentemente ci manca un pizzico così per esserlo, ma non importa, il regista californiano è ormai un grande del cinema è lo ha dimostrato sin dai suoi esordi, è inutile girarci intorno.
Il filo Nascosto oltre ad essere un grande film, è anche la genesi di un amore, di due personalità che si scontrano, quella forte di Alma, e quella fragile di Reinolds, che dimostrerà una vera e propria dipendenza da questo amore, è anche la storia di un uomo incapace di lasciarsi andare ai sentimenti e vivere in pieno la sua vita.
Non si evidenzia solo il successo e la genialità di Woodcock, ma anche le sue debolezze, e la sua fragilità legate a una psicologia difficile e tormentata che solo un grande attore come Daniel Day Lewis poteva portare sullo schermo, ed è ahimè il suo ultimo film al cinema. Devo dirlo con rammarico perché è  sempre stato tra i miei preferiti, e questa cosa mi rattrista un po', ma per il film posso considerarlo il vero film evento della stagione, ormai un opera di Paul Thomas Anderson, può essere considerata tale.
Per me rappresenta forse il miglior film dell'anno, e per febbraio, almeno da parte mia, lo è senza ombra di dubbio.
Voto: 9



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