Il Connubio tra arte e cinema in un certo senso è fondamentale.
Quando però queste due arti si fondono, ogni tanto ne escono dei gioiellini da tenere in considerazione e anche da collezionare.
Prima di ieri sera, non avevo mai visto un film di Jaques Rivette, e ieri ho colmato questa mia lacuna guardando La bella Scontrosa liberamente tratto da Il Capolavoro Sconosciuto di Balzac.
Pensavo di avere tutto il film, all'ultimo minuto mi accorgo che esiste una versione di quasi quattro ore, ma ahimè non si trova da nessuna parte, così ho visto quello che avevo, ossia la versione accorciata, e pur essendo così corto, l'ho trovato un film interessante, molto molto interessante.
La storia è quella di un pittore, che convinto da un altro giovane pittore suo ammiratore, che intende farsi strada nel mondo dell'arte, rimette mano al quadro La bella scontrosa, però usando stavolta il corpo e il volto della giovane compagna del suo ammiratore, perché la moglie è ormai deceduta.
Cominciano a instaurarsi sentimenti e situazioni che non credevano potessero esistere.
Un film travolgente e conturbante, sincero, erotico.
Con una giovanissima Emanuelle Béart e un grandissimo Michel Piccoli, che da al suo pittore, quel tocco di speranza e malinconia, che arrivano dritti al cuore.
Un film dolceamaro, malinconico e sorprendente questo di Jaques Rivette, un autore che reputo molto interessante, e in futuro ci saranno altri film diretti da lui, questo è poco ma sicuro.
Mi è piaciuto molto.
Commenti
Posta un commento
Moderazione rimessa, NO SPAM